Precari non aiutati ma licenziati da Mariangela Bastico, 9.9.2009 “Il ministro Gelmini è molto abile a fare il gioco delle tre carte. Altro che aiuti ai precari: l’unica cosa certa è che il governo ha tagliato 42.000 posti di docenti e 15.400 ATA. Un dato di fatto che non può essere nascosto. La misura annunciata dal ministro è un’indegna presa in giro. Chi infatti aveva un contratto annuale ora, grazie al governo, resta senza lavoro. In compenso ha un’indennità di disoccupazione di cui non si conosce l’ammontare, la durata e, soprattutto, chi dovrà finanziarla. Il che equivale a dire che potrebbe non esserci alcuna indennità, considerando anche che al momento non risultano accordi presi dalla conferenza Stato-Regioni sul tema. A mo’ di effetto domino il meccanismo introdotto dal decreto Ronchi colpisce poi tutti coloro che avevano supplenze brevi ed erano iscritti nelle graduatorie di scuole. Per loro il 2009/2010 sarà l’anno della morte di ogni speranza. E’ infine assolutamente falso che il problema ricada solo sul 2009/2010. La legge finanziaria di Tremonti ha stabilito già i tagli per il prossimo anno: oltre 25.000 docenti e 15.400 ATA. Quindi non solo il problema rimane aperto quest’anno ma si aggraverà nel futuro. E il presente non è meglio: il dramma sociale e le ricadute negative sulla qualità della scuola sono già ben evidenti. Per tutto questo, lo spot del governo risulta offensivo e grottesco. E’ come se la Gelmini annunciasse di aver comprato una cosa con i soldi di qualcuno che nemmeno lo sa.
L’unico provvedimento che darebbe una risposta certa al problema sono
le 50.000 assunzioni che per la legge del 2007 il governo è tenuto a
fare”.
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