Due lingue alle superiori, le studiano solo il 25%. di A.G. La Tecnica della Scuola, 27.9.2009 A sostenerlo è una ricerca di Eurostat, che propone dati risalenti al 2007, pubblicata proprio in questi giorni: nel nostro Paese alle superiori lo studio della doppia lingua non italiana rimane circoscritta ad un ragazzo ogni quattro, mentre in Europa è pari al 60,1%. Va molto meglio se ci si ferma allo studio di una lingua. Ma la situazione complessiva è pessima. Nella scuola superiore italiana lo studio della doppia lingua non italiana rimane circoscritta ad un ragazzo ogni quattro (24,6%), mentre in Europa è pari al 60,1%. A sostenerlo è una ricerca di Eurostat, che propone dati risalenti al 2007, pubblicata proprio in questi giorni. Se si escludono gli allievi britannici al 6,1% e gli irlandesi all'8,2% anche se c’è da considerare che per entrambi la lingua inglese (quella straniera più parlata dagli europei, giovani e non giovani) è già acquisita, ancora una volta l’Italia si salva dall’indossare la maglia nera, per la pessima gestione in fatto di formazione scolastica, solo grazie all’arretratezza ulteriore dei greci: che sul fronte dello studio della doppia lingua, oltre quella “madre”, sono fermi addirittura al 6,9%. Nel nostro Paese va decisamente meglio se ci si limita alla verifica dello studio di una sola lingua straniera: vantiamo, infatti, il 73,9% di studenti delle superiori impegnati nella conoscenza di una materia extra-italiana contro una media Ue del 33,4%. Il dato non deve fare illudere: a parte gli studenti della Gran Bretagna (che nel 51% dei casi non studiano altre lingue) e gli altri Paesi anglofoni, i nostri sono poi in vetta alla classifica di quelli che non imparano a scuola nessuna lingua straniera: l'1,5%, alla pari degli austriaci e dopo gli spagnoli, al 3,9%. E se guardiamo alle fasce intere della popolazione le cose non vanno molto meglio: tra gli adulti il 38,6% degli italiani ha dichiarato di non parlare nessuna lingua estera, un dato al di sopra della media Ue che è del 36,2%. Questa classifica è guidata da ungheresi (75% monolingua), portoghesi (51%), spagnoli (47%), bulgari (44%) e greci (43%). Sempre a livello assoluto, in Italia dichiarano di parlare una lingua straniera il 33,8%: un dato in apparenza soddisfacente, ma sempre inferiore alla media Ue del 35,7%. In testa a questo gruppo ci sono i britannici (65%), poi i ciprioti (59%) seguiti da austriaci (50%) e a pari merito da greci e svedesi (45%). Gli adulti europei più poliglotti sono gli sloveni (72%), gli slovacchi e i finlandesi (68%). E noi? Il 27,6% degli italiani afferma di parlare almeno due lingue estere, anche qui però siamo sotto la media Ue che è al 28,1%. Insomma, oltre alla matematica i nostri cittadini sembrano non amare proprio lo studio delle lingue d’oltre confine. |