La scuola sopravvive Lorenzo Picunio La Nuova Venezia, 6 ottobre 2009
Insegnanti, lavoratori della scuola, dirigenti, stanno facendo di
tutto per garantire la prosecuzione del servizio scolastico,
mantenendo gli orari del tempo pieno e del tempo prolungato,
assicurando quindi alle famiglie un servizio sociale importante, ed
ai bambini e ragazzi la continuità del servizio scolastico. Sotto
questa apparente tranquillità, si muove un vero e proprio lavoro di
ricucitura, fondato su quantità massicce di volontariato, svolto
dagli stessi insegnanti. Le scuole ricevono sempre meno risorse di
personale (delle altre risorse, quelle economiche, si è persa la
memoria) ed organizzano in qualche modo gli orari, facendo girare
gli insegnanti fra classi, plessi ed istituti. Si fanno classi
sempre più numerose, alla faccia di tutte le norme di sicurezza. Si
eliminano tutti i momenti di contemporaneità oraria, cioè quelle
occasioni in cui la classe può essere divisa in gruppi più piccoli
per assicurare una didattica individualizzata, si tolgono insegnanti
(ma questo è avvenuto già da qualche anno) per l’integrazione delle
situazioni di disagio. |