Scuola
Gelmini:«il bene più prezioso del paese, «Dobbiamo rivalutare gli insegnanti» da Vita, 27.10.2009 «La scuola è il bene più prezioso che ha il Paese. Ma va ammodernata e cambiata». È quanto sostiene il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, per la quale «non possiamo accontentarci di una scuola mediocre, non collegata al mondo del lavoro, buona solo a macchia di leopardo». Nel corso della registrazione della puntata domenicale del Maurizio Costanzo Show, il ministro ricorda che «per molti anni la scuola italiana è stata autoreferenziale. Troppe volte i diplomi e le lauree dimostrano di essere pezzi di carta poco spendibili. La scuola non si è occupata del lavoro dei giovani. Occorre invece chiedersi quali sono i profili richiesti dal mondo produttivo: non a caso, la riforma delle superiori riguarderà non tanto i licei quanto l'istruzione tecnica e professionale, che in alcune regioni è certamente carente». Il ministro traccia un primo bilancio del suo operato al dicastero di viale Trastevere: «alcuni obbiettivi sono stati raggiunti, alcune riforme importanti sono state avviate. Io sono determinata e caparbia e quando mi si assegna un compito lo porto avanti; ma non è vero che non sia disponibile al dialogo. Solo che chi ha responsabilità di governo deve assumersi anche la responsabilità di decidere».
La Gelmini ribadisce che «non si tratta soltanto di un problema
economico ma di impostazione: sulla scuola, l'Italia non spende meno
di altri Paese ma spende male. La pochezza delle risorse non sia
comunque un alibi». Quanto ai docenti, «dobbiamo rivalutare la
figura dell'insegnante, che non è una professione come tutte le
altre e non è un lavoro per tutti. Meglio avere qualche insegnante
in meno ma più preparato»,conclude il ministro, «dobbiamo cambiare
le regole, perché la scuola non può più essere un ammortizzatore
sociale». |