Iscrizioni alle superiori di Eugenio Bruno da Il Sole 24 Ore, 7.10.2009 Per scegliere la scuola superiore dei propri figli le famiglie avranno un mese in più di tempo. A confermarlo è stato il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini durante l'audizione in commissione Cultura alla Camera: il termine per le iscrizioni «sarà posticipato a febbraio perché, viste le novità della riforma, è necessario che genitori e studenti siano messi nelle condizioni di scegliere con consapevolezza il percorso di studi». Come spiegato dalla stessa responsabile di viale Trastevere lo slittamento della scadenza è stato provocato dall'impasse politico-istituzionale che si è creato tra l'esecutivo e i governatori. I regolamenti con la riforma dei licei e degli istituti tecnici e professionali sono stati approvati in prima lettura dal Consiglio dei ministri prima della pausa estiva. Da allora sono in attesa del visto della Conferenza Stato-Regioni necessario per ottenere il via libera definitivo. Un adempimento che finora è mancato per i contrasti tra governo centrale e autonomie sulle risorse per sanità e Fas. Nel corso dell'audizione Gelmini è tornata sugli altri temi "caldi" di inizio anno. A cominciare dal tempo pieno. Che a suo dire è in aumento dell'8% nelle prime classi delle elementari dopo l'introduzione del maestro unico laddove il Pd continua a sostenere che si tratti di «doposcuola», cioè di tempo prolungato a 40 ore settimanali. Quanto al sovraffollamento tra i banchi il ministro ha sottolineato come le classi con più di 30 alunni siano solo lo 0,6% del totale e ha motivato questo fenomeno con esigenze di sicurezza. Da qui a parlare di edilizia scolastica il passo è stato breve. Dopo aver ricordato lo stanziamento di un miliardo di euro da parte del governo, Gelmini lo ha definito «non sufficiente» e ha precisato che, nonostante questo, è «difficile spenderlo» per le difficoltà burocratiche esistenti. Ribadendo che l'aggiornamento della banca dati sullo stato di salute degli edifici scolastici è al 50% e che sarà completata entro dicembre. Sempre a Montecitorio, ma stavolta in aula, la titolare dell'Istruzione ha poi dedicato un pensiero a quegli istituti che non hanno rispettato il minuto di silenzio in segno di lutto per i militari italiani uccisi a Kabul il 17 settembre scorso. «Un fatto così grave e diseducativo non può rimanere impunito», ha dichiarato Gelmini nel corso del question time. |