Scuola

Gilda: anche Quirinale ignora
Giornata mondiale docente

Di Meglio: per 3 anni ex presidente Ciampi scrisse a insegnanti

  ApCOM, 5.10.2009

Negli ultimi anni le istituzioni italiane, ad iniziare dal Quirinale, non avrebbero dato il giusto risalto alla 'Giornata mondiale dell'insegnante', l'iniziativa con al centro un professionista che svolge un ruolo fondamentale nella società e che non gode ancora di quel rispetto e quella considerazione che, invece, gli dovrebbe essere riconosciuta: è questo il pensiero espresso oggi da Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli insegnanti, nel corso del convegno 'Insegnanti, Costituzione, scuola', promosso a Roma dall'associazione scolastica per celebrare il quindicennale dell'evento istituito nel 1994 dall'Unesco.

Secondo Di Meglio la 'Giornata mondiale dell'insegnante', celebrata oggi in oltre cento paesi con lo scopo di richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica internazionale sul ruolo dei docenti e sulla loro importanza nella società, è "una ricorrenza molto importante, ma che nel nostro paese passa nel silenzio di tutte le istituzioni, persino le più alte. Basta pensare - ha sottolineato il sindacalista - che per tre anni l'ex presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, inviò a tutti i docenti un messaggio in occasione di questa celebrazione e che, purtroppo, è rimasto un caso isolato". "Questo ci riempie di tristezza - ha continuato Di Meglio - perché vuol dire che la professione docente, la trasmissione della cultura in questo paese, hanno un'importanza minore rispetto al resto del mondo civile".

Il sindacalista della Gilda ha anche criticato duramente i provvedimenti di riduzione dei fondi e degli organici della scuola pubblica: "Quando ci sono classi con più di 30 alunni, o con un numero di diversamente abili di due o tre nella stessa classe, o quando non puoi chiamare un supplente in caso di malattia, questo significa - ha affermato - che non si può garantire il diritto costituzionale allo studio per i ragazzi". Opposizione totale anche alla proposta del ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, di assegnare un bonus a chi vuole frequentare le scuole non statali: "L'articolo 34 della Costituzione - ha concluso Di Meglio - stabilisce che le provvidenze alle famiglie vanno attribuite attraverso concorso. Quindi un buono scuola generalizzato è contro lo spirito costituzionale". Al convegno organizzato dalla Gilda ha partecipato, tra gli altri, anche Gherardo Colombo, ex pubblico ministero presso la Procura della Repubblica di Milano e attualmente vice presidente della casa editrice Garzanti. Secondo l'ex magistrato, che dedica gran parte della sua attività agli incontri con gli studenti sulla Costituzione, "l'unico modo per insegnare ai giovani la nostra legge fondamentale è praticarla, mantenendo comportamenti in sintonia con ciò che si dice. La Costituzione potrebbe essere definita come un libretto delle istruzioni che serve per facilitare le relazioni fra le persone e rappresenta la base dei rapporti sociali che intratteniamo".