Presentato dal Pdl in commissione lavoro all'ultimo minuto utile
Ribadito il contenuto del contestato decreto dello scorso aprile

Precari, nuova norma in Finanziaria
ecco la legge per "aggirare" il Tar

La maggioranza propone anche il pre-pensionamento per i docenti a fine carriera

Salvo Intravaia, la Repubblica 12.10.2009

La Gelmini stoppa il commissario ad acta nominato sabato scorso dal Tar Lazio sulle graduatorie dei precari. L'onorevole Paola Pelino (Pdl) ha presentato in commissione Lavoro l'emendamento che dovrebbe porre la parola fine alla querelle sulle modalità di inserimento dei supplenti nelle graduatorie "ad esaurimento". L'intervento del governo arriva in extremis, perché il termine ultimo per la presentazione delle modifiche alla legge di conversione del decreto legge salva-precari scadeva alle 11 di oggi.

Il testo dell'emendamento, non ancora ufficiale, prevede "per l'anno scolastico 2009/2010 l'inserimento nelle tre graduatorie provinciali", oltre a quella principale in cui il supplente è inserito dall'anno scorso, "avviene in coda". Ribadendo, in questo modo, il contenuto del decreto ministeriale dello scorso aprile che consentiva ai precari della scuola di inserirsi in altre tre graduatorie provinciali, ma soltanto in coda.

E proprio su quest'ultimo punto che l'Anief (l'Associazione nazionale insegnanti ed educatori in formazione) ha iniziato un estenuante braccio di ferro a colpi di sospensive del Tar, che si è concluso con l'ordinanza che intima al ministro di inserire i ricorrenti (circa 15 mila in tutto) "a pettine" e non "in coda" anche nelle tre province aggiuntive. Il tutto, entro trenta giorni altrimenti scatta il commissariamento ad opera di Luciano Cannerozzi de Grazia, dirigente generale della Funzione Pubblica. Ma l'emendamento appena presentato dovrebbe chiudere la partita.

"Pettine o coda"? Al centro della discussione le graduatorie provinciali dei precari, dalle quali vengono reclutati tutti i supplenti e metà dei neoassunti. Due anni fa, le graduatorie "permanenti" vennero trasformate in graduatorie "ad esaurimento". In quella occasione l'allora ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, decise di bloccare i trasferimenti di provincia e di esaurire le graduatorie dei precari attraverso un piano che prevedeva 150 mila assunzioni, bloccate successivamente dal governo Berlusconi, in tre anni.

Nel corso dell'aggiornamento biennale delle graduatorie, lo scorso mese di aprile, il ministro Gelmini ha deciso - fermo restando il blocco dei trasferimento di provincia - di aprire le graduatorie in altre tre province dove i precari sono stati inseriti in una graduatorie "di coda" che segue quella principale. Ma il Tar Lazio ha considerato questa modalità illegittima ordinando al ministero l'inserimento secondo il punteggio e senza sbarramenti, cioè "a pettine". Ordine che il governo intende aggirare con un provvedimento di legge.

La votazione dell'emendamento Pelino dovrebbe avvenire già domani, martedì. L'Anief chiede al Governo a ritirare il provvedimento "per la manifesta illegittimità e la contrarietà ai principi costituzionali e alla giurisprudenza della Consulta". "L'emendamento, infatti, assume sempre più i contorni di una legge ad personam et contra ius - dichiara il presidente, Marcello Pacifico - che sfugge al criterio della generalità della norma e pone un conflitto tra poteri dello Stato. Siamo certi - continua - che il provvedimento rinvierebbe soltanto di un anno il commissariamento del ministero dell'Istruzione, perché palesemente contrario alla nostra Costituzione".

Dalla maggioranza arriva anche un'altra proposta: uno "scivolo" di due anni da accordare ai docenti giunti a fine carriera. L'obiettivo è incentivare, al termine di quest'anno scolastico, il pensionamento anticipato di un alto numero di insegnanti di ruolo al fine di evitare che anche nel 2010 rimangano disoccupati diversi migliaia di precari. La proposta sarebbe stata già formalizzata attraverso un emendamento alla Finanziaria del senatore del Pdl Giuseppe Valditara.