Manifestazione contro i tagli che hanno messo fuori gioco oltre 26 mila persone
"I contratti di disponibilità non risolvono l'emergenza istruzione e sono un palliativo"

Ottobre, la scuola scende in piazza
Domani corteo dei precari a Roma

Salvo Intravaia, la Repubblica 2.10.2009

Scuola in piazza ad ottobre, ma in ordine sparso. Dopo la miriade di cortei, sit-in, scioperi della fame e occupazioni delle scorse settimane, docenti, bidelli, personale di segreteria e assistenti di laboratorio ritornano a scioperare contro le scelte del governo. A manifestare contro i tagli agli organici che hanno messo fuori gioco oltre 26 mila tra docenti e Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari) domani sono i precari della scuola, ai quali il governo ha dedicato un recente provvedimento. sostenuti per l'occasione anche da Cobas e Cgil. I precari esprimono il loro netto rifiuto alla norma varata dall'esecutivo pochi giorni fa.

A spiegarne le motivazioni sono i Cip (i Comitati insegnanti precari) secondo i quali "i cosiddetti contratti di disponibilità non risolvono l'emergenza istruzione del Paese e sono un palliativo che favorisce, solo per i prossimi 8 o 12 mesi, il parziale mantenimento del reddito di alcuni precari".

Infatti, la norma tampone anticipa l'indennità di disoccupazione che i precari in servizio lo scorso anno avrebbero percepito ugualmente e include gli stessi in speciali graduatorie provinciali dalle quali le scuole dovranno attingere per assegnare le supplenze di pochi giorni: le cosiddette supplenze brevi. Il provvedimento assicurerà, inoltre, l'agognato punteggio per l'intero anno (12 punti) a prescindere dalle supplenze effettivamente svolte. Per il Cip il provvedimento "non garantisce (ai supplenti) l'attesa assunzione a tempo indeterminato dopo vari decenni di precarizzazione".

Un fatto che "invece di essere un ammortizzatore sociale, diviene un detonatore per ulteriori conflittualità derivanti da nuove penalizzazioni e iniquità". Sabato 3 ottobre scenderanno in piazza anche i precari aderenti al Cps: il Coordinamento precari della scuola. Il corteo partirà alle ore 14.30 da piazza della Repubblica a Roma e si fermerà a piazza del Popolo, dove una delegazione di insegnanti precari sarà chiamata a parlare sul palco della manifestazione in difesa della libertà di stampa organizzata dalla Fnsi (la Federazione nazionale stampa italiana) alla quale hanno aderito gli insegnanti iscritti alla Gilda. Successivamente, il Coordinamento riprenderà il corteo verso viale Trastevere, dove concluderà la manifestazione "in difesa della scuola pubblica".

Anche i Cobas della scuola sfileranno per le strade della capitale ma seguendo un itinerario diverso: dalla stazione Termini, sempre a Roma, con partenza alle 15 alla sede del ministero dell'Istruzione, in viale Trastevere, senza fermate intermedie. Mentre la Flc Cgil seguirà i precari in corteo da piazza della Repubblica al ministero dell'Istruzione. E venerdì 9 ottobre scatta il primo sciopero della categoria. A proclamarlo gli Unicobas che annunciano sciopero e manifestazione "sotto il ministero di quella che fu l'Istruzione Pubblica, in Viale Trastevere a Roma, dalle 10". Nella stessa data scenderanno in piazza gli studenti della Unione degli studenti e della Rete degli studenti che annunciano cortei in almeno 50 città. A fine mese, il 31 ottobre, sarà la volta della Cisl scuola che annuncia "una manifestazione nazionale a Roma alla quale parteciperà anche il segretario generale, Raffaele Bonanni". A muovere i vertici del sindacato guidato da Francesco Scrima "i tagli agli organici del personale docente e Ata che stanno provocando nella scuola italiana una situazione insostenibili". Scrima chiede al governo di rivedere la Finanziaria perché "la scuola merita di più".