E questa volta arriva a scuola anche la Polizia... Un ragazzo con autismo resta senza insegnante di sostegno - malata per meno di cinque giorni e dunque non sostituita con una supplente - la madre protesta con la scuola e al degenerare della discussione viene chiamata una volante della Polizia. E così, «vista la gravità della situazione», la dirigente didattica chiama una maestra per poter assistere il bambino nei successivi due giorni. Ma quali sono le "vittime" principali di una storia come quella accaduta a Firenze, se non l'alunno con disabilità da una parte e la scuola dall'altra? di S.B. da Superando, 27 ottobre 2009 Classi con sette alunni disabili, riduzione generalizzata del sostegno, proteste, stato di "assemblea permanente" proclamato dalle associazioni - come oggi stesso si può leggere su queste colonne (cliccando qui) - ma dell'intervento delle forze dell'ordine le cronache di questo turbolento inizio di anno scolastico non si erano ancora occupate. Ora invece tale "lacuna" sembra colmata da quanto accaduto nei giorni scorsi a Firenze, come riporta il quotidiano «la Repubblica».
In una scuola elementare del centro
storico, infatti, un ragazzino di undici anni con autismo
resta senza insegnante di sostegno, malata e non sostituita con una
supplente, perché l'assenza è inferiore ai cinque giorni. La madre
dell'alunno protesta con un'assistente della dirigente scolastica e
alla fine della discussione viene chiesto l'intervento di
una volante della Polizia. E così la dirigente didattica,
«vista la gravità della situazione», chiama una maestra per poter
assistere il bambino nei successivi due giorni, pur dichiarando di
«rischiare nel fare questo, perché con le nuove norme entrate in
vigore con il ministro Gelmini rispondiamo di "danno
all'erario" se sostituiamo gli insegnanti per assenze al di
sotto dei cinque giorni». |