SCUOLA

DL precari: Gelmini,
andare oltre emergenza,
non rinviare riforme

ASCA, 20.10.2009

(ASCA) - Roma, 20 ott - Appello del ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini, ad ''andare oltre l'emergenza", a fare riforme ''non pił rinviabili'' ed a guardare ad una ''visione di medio periodo''. Intervenendo in Aula alla Camera dove e' all'esame il decreto legge sui precari della scuola, il ministro ha sottolineato che il precariato ''ha origini lontane. Per troppo tempo la scuola e' stata vista come un ammortizzatore sociale e l'aumento degli insegnati scambiato per un aumento di qualitą''.

Per questo bloccare il ciclo del precariato ''e' stato un atto di onestą intellettuale'': ce ne sono 270.000 nelle graduatorie permanenti e 300.000 in quelle di istituto. ''Numeri drammatici rispetto ai quali dobbiamo cambiare pagina", ha insistito la Gelmini. Il decreto-legge 134/2009, attualmente all'esame dell'assemblea di Montecitorio, stabilisce in primo luogo che i contratti a tempo determinato del personale della scuola non possono in alcun caso trasformarsi in rapporti di lavoro a tempo indeterminato. Inoltre, al fine di dare copertura legislativa alla prassi applicativa gią in atto, vengono esclusi avanzamenti retributivi legati all'anzianitą per tutto il personale docente e ATA con contratto a tempo determinato (con l'eccezione dei docenti precari di religione).

La questione della continuitą didattica e della continuitą lavorativa del personale e' affrontata con l'introduzione di specifici benefici, economici e di carriera, a favore dei precari gią titolari di incarico annuale (o fino al termine della attivitą didattiche) nel precedente anno scolastico 2008-2009 (circa 18 mila lavoratori), ai quali non sia stato rinnovato il contratto per carenza di posti disponibili. Nel corso dell'esame in Commissione Lavoro, conclusosi il 14 ottobre, il testo e' stato modificato in pił parti. In particolare, e' stata ampliata la platea dei beneficiari, sono state precisate talune modalitą di collocamento nelle graduatorie ed e' stata riconosciuta la validitą del titolo di abilitazione conseguito da alcune categorie di docenti ammessi con riserva a corsi abilitanti speciali.