Rinviata l'intesa sul dimensionamento
delle istituzioni scolastiche

da Tuttoscuola, 30 ottobre 2009

La Conferenza unificata di ieri, 29 ottobre, avrebbe dovuto definire l'intesa sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche (circoli didattici, istituti comprensivi, licei, ecc.), ma ha rinviato la definizione dei nuovi criteri e parametri dopo l'approfondimento della materia.

Per effetto della sentenza della Corte Costizionale n. 200/2009, la materia del dimensionamento dovrà essere definita mediante una intesa tra Miur e Regioni, anziché, come avveniva prima, soltanto con decreto ministeriale.

Un anno fa il decreto legge n. 154/2009 aveva previsto il commissariamento delle regioni inadempienti, ma in sede di conversione in legge la disposizione era stata cancellata, mantenendo, comunque, la competenza del ministero in materia; competenza che, appunto, la sentenza della Corte aveva poi annullato.

Ora serve una intesa per definire i parametri (numero minimo di alunni) per autorizzare il funzionamento di una istituzione scolastica.

Attualmente occorrono dai 500 ai 900 alunni per costituire normalmente una istituzione scolastica (non parliamo di singole scuole, ma di presidenze). In casi eccezionali il numero minimo, secondo i vigenti parametri, può essere ridotto a 300 alunni.

L'intesa dovrebbe rivedere i parametri per razionalizzare il servizio sul territorio e per conseguire risparmi mediante riduzione del numero complessivo di istituzioni scolastiche (85 milioni di euro entro il 2011-12, secondo la previsione del dpr 81/2009).

Fino a quando non sarà definita l'intesa con conseguenti effetti di revisione degli organici, non sarà possibile prevedere assunzioni in ruolo di nuovi dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi (Dsga) da preporre alle istituzioni scolastiche