Polemiche sulla proposta
di un’ora di insegnamento
della religione islamica

da Tuttoscuola, 18 ottobre 2009

Il seminario di Asolo delle Fondazioni FareFuturo e ItalianiEuropei, presiedute rispettivamente da Gianfranco Fini e Massimo D'Alema, doveva occuparsi di integrazione e cittadinanza per gli immigrati, e in effetti lo ha fatto registrando non pochi punti di convergenza, ma l'attenzione dei media e degli ambienti politici si è concentrata tutta sulla proposta del parlamentare finiano Adolfo Urso, sottosegretario per lo Sviluppo economico, di prevedere un'ora di insegnamento della religione islamica in alternativa all'ora di religione cattolica.

Pienamente d'accordo si è detto Gianfranco Fini, e positiva è stata anche la risposta di Massimo D'Alema: "mi sembra una idea condivisibile - ha detto - non capisco perché non si debba consentire a bimbi di religione islamica, come opzione alternativa, l'insegnamento della loro religione". Immediata la bagarre politica da parte Lega Nord, che per bocca del senatore Federico Bricolo, presidente del gruppo leghista del Senato, ha detto che "con la Lega Nord in questa maggioranza non potrà realizzarsi in nessun modo la proposta di Urso per l'introduzione dell'ora di religione islamica. Non lo permetteremo mai: noi le nostre radici cristiane le difenderemo fino in fondo".

Sul fronte cattolico, cauta apertura del cardinale Martino, presidente del Pontificio consiglio Giustizia e pace. "Se scelgono di conservare la loro religione hanno diritto ad istruirsi nella loro religione", ha detto, sia pure con i "debiti controlli": servirebbe ad evitare cadute nel "radicalismo". Più scettico invece il cardinale Ersilio Tonini, che ha fatto presente la molteplicità di varianti della religione islamica: "pensare che l'Islam sia un gruppo completo, esaustivo, è un errore", ha detto.

L'accenno di D'Alema alla "opzione alternativa" sembra comunque suggerire una via d'uscita che non richiederebbe interventi legislativi, e neppure amministrativi: la normativa vigente consente già alle famiglie di chiedere la frequenza di un'ora alternativa all'IRC, e anche di fare proposte sull'attività da svolgere: e se fosse l'insegnamento della religione islamica? Il vero problema sarebbe quello di trovare gli insegnanti per questa materia. Chi li forma? Chi li sceglie? Chi li paga?