Istat: cresce quota di A.G. La Tecnica della Scuola, 20.11.2009 I dati contenuti nell'annuario statistico dell'Istat: il tasso di scolarità è ormai al 100% nelle scuole d'infanzia, primaria e secondaria di primo grado, ed è aumentato sensibilmente nella secondaria di secondo grado (dall'86,3% del 2001/20002 al 93,2% del 2007/2008). Un italiano su tre è in possesso del diploma di scuola secondaria superiore. Stenta l’Università: in leggero calo le matricole e laureato solo un italiano su dieci. A prima vista non sembrano dati entusiasmanti, soprattutto se rapportati alle altre nazioni avanzate: in base all'annuario statistico dell'Istat, pubblicato il 20 novembre, un italiano su tre (con esattezza il 32,6%), è in possesso del diploma di scuola secondaria superiore. E appena uno su dieci (il 10,7%) della laurea. Se però si guarda indietro nel tempo emerge che la scolarizzazione ed il numero di studenti che portano a termine i corsi di studi più avanzati è in deciso aumento: il tasso di scolarità è ormai quasi al 100% nelle scuole d'infanzia, primaria e secondaria di primo grado, ed è aumentato sensibilmente nella secondaria di secondo grado: dove è passato dall'86,3% del 2001/20002 al 93,2% del 2007/2008. Secondo i dati acquisiti dall’Istat gli studenti iscritti all'anno scolastico 2007-2008 sono stati 8.960.311: ben 22.307 in più rispetto all'anno precedente. Se però risulta maggiore il numero di studenti licenziati sugli ammessi agli esami di terza media (99,5 contro 97,9) nella scuola secondaria superiore il quadro cambia. E di molto. Ad un aumento, infatti, del numero di allievi corrisponde anche un incremento della selezione scolastica: sempre nell’a.s. 2007/08 nel passaggio dal primo al secondo anno la percentuale di alunni respinti ha infatti raggiunto quota 20,9%: l'anno precedente era del 18%. Meno positivi, invece, i dati che riguardano le iscrizioni universitarie. Sempre nell'anno accademico 2007/08 le matricole sono state poco più di 307 mila: circa un migliaio in meno dell'anno precedente, confermando la fase di flessione delle immatricolazioni iniziato nel 2004/2005. Ma non tutti i corsi di laurea hanno fatto registrare segni negativi: i corsi di laurea specialistica-magistrale a ciclo unico, ad esempio, hanno fatto registrare un seppur lieve aumento (+2,7%). Mentre un sostanzioso incremento ha riguardato le immatricolazioni ai corsi triennali del gruppo chimico-farmaceutico: il 16,6% in più rispetto all’a.a. precedente. Complessivamente gli iscritti universitari sono 1.808.665 studenti: oltre 360 mila (uno su cinque) studiano in una regione diversa da quella di residenza. |