Il figlio di Pier Luigi Celli risponde alla lettera aperta inviata dal padre a Repubblica
"Condivido le sue riflessioni, ma al momento non ho ancora deciso"

"Andarmene? E' una scelta difficile
deciderò dopo aver preso la laurea"

 la Repubblica 30.11.2009

ROMA - "Condivido le riflessioni di mio padre, ma al momento non ho ancora deciso se andare a vivere all'estero. Deciderò dopo aver preso la laurea". Mattia Celli risponde così, attraverso un'intervista dell'agenzia Adnkronos, alla lettera aperta con la quale il padre Pier Luigi dalle colonne di Repubblica lo invita a "lasciare questo paese". Una lettera che ha suscitato un accenno dibattito su Repubblica.it: sono arrivati migliaia di commenti a sostegno o di critica delle parole di Celli padre.

Mattia Celli, 23 anni maturità scientifica, al secondo anno di specialistica in ingegneria meccanica alla Sapienza di Roma, non nasconde che comunque si tratta di una decisione difficile.

"L'analisi di mio padre - sottolinea - mi trova d'accordo, ma l'Italia è sempre l'Italia. L'idea di andare comunque all'estero per un paio di anni e dopo decidere se restare o meno dipenderà anche dall'argomento della tesi di laurea. Mi piacerebbe fare qualcosa nell'ambito della ricerca. Un settore dove in Italia ci sono enormi difficoltà e quindi sarebbe inevitabile andare all'estero".

Mattia Celli, comunque, "esclude scelte definitive". "Nel nostro paese gli ingegneri - osserva - hanno spazi e possibilità per sfondare se possiedono un'adeguata base di conoscenza, anche se spesso la loro professionalità non è adeguatamente considerata, soprattutto da un punto di vista economico".