I prof furiosi: pagateci gli extra

 Morena Trolese Il Mattino di Padova, 13.11.2009

Corsi di recupero, esami di maturità e organizzazione di stage non retribuiti. Così, i 72 prof dell’istituto tecnico commerciale Gramsci sono rimandati alle calende greche: le attività didattiche aggiuntive che hanno svolto nell’anno 2008/2009 non sono ancora state pagate. Migliaia di euro, considerando, ad esempio, che, agli esami, un commissario interno riceve 450 euro e un esterno 700. E che, per la gestione di uno stage, un docente porta a casa 1700 euro.

Perciò, con tanto di striscione («Vogliamo i nostri soldi»), nel pomeriggio, alle 15.30 in punto, una delegazione di insegnanti della scuola superiore di via Canestrini (in assenza della preside Amalia Mandella e pure della direttrice amministrativa del Gramsci, Susanna Granello) è piombata nella sala Palladio della Fiera, che fino a domani ospiterà Expo Scuola. Obiettivo: parlare con Carmela Palumbo, direttrice scolastica regionale, relatrice a un convegno.

La responsabile dell’ufficio scolastico veneto ha invitato i manifestanti sul palco, ma non ha dato loro spiegazioni. «Non è che i soldi manchino», spiega l’insegnante portavoce Patrizia Pastras «il problema è amministrativo. La situazione è degenerata, tanto che il programma di spesa per l’anno in corso non è ancora stato approvato dal consiglio di istituto. Chiediamo, anzi pretendiamo, che le nostre ore di lavoro extra siano essere pagate». Tra i 72 manifestanti, anche i docenti impegnati in carcere, nell’attività di insegnamento ai detenuti.