Multa di 500 euro a chi toglie il crocifisso:
accade a Scarlino

di R.P. La Tecnica della Scuola, 7.11.2009

Nel Comune di Scarlino, il sindaco PD firma una ordinanza che sanziona con 500 euro di multa chiunque tolga il crocifisso dalle aule scolastiche. La motivazione ? Il crocifisso fa parte dell'arredo scolastico, come prevedono due Regi decreti del 1924 e del 1928.

Il Sindaco di Scarlino (PD), a capo di una giunta di cui fanno parte assessori del PD e dell’Italia dei Valori, non ha dubbi: il crocifisso deve rimanere nelle aule scolastiche.

E, per dare forza alla sua tesi, mette nero su bianco e firma una ordinanza che sanziona con 500 euro di multa chiunque si azzardi a togliere il crocifisso dalla parete.
Interessanti le motivazioni addotte nelle premesse del provvedimento.

Il richiamo principale è ai “Regolamenti del 1924 e 1927 sugli arredi scolastici” come si legge nell’ordinanza che però, sul punto è leggermente imprecisa: in realtà il Regio decreto del 30 aprile 1924 e il Regio decreto del 26 aprile 1928 riguardano rispettivamente l’ordinamento degli istituti di istruzione media e quello dell’istruzione elementare. Entrambi, comunque, prevedono che il crocifisso sia parte integrante dell’arredo di ogni aula scolastica.

Ma c’è di più, almeno sotto il profilo politico: “il crocifisso - secondo il sindaco Maurizio Bizzarri - esprime in Italia , in chiave simbolica, l’origine religiosa di valori civilmente rilevanti quali tolleranza, rispetto reciproco, valorizzazione della persona, libertà, solidarietà, rifiuto di ogni discriminazione” e proprio per questo “in condivisione con il ricorso dello Stato Italiano” l’ordinanza impone “di mantenere il crocifisso nelle aule delle scuole del comune di Scarlino come espressione dei fondamentali valori civili e culturali dello Stato Italiano, perlomeno fino all’esito del ricorso alla Corte europea, salvo diverse disposizioni”.

D’altronde, ribadisce il sindaco nel provvedimento, “l’esposizione del crocifisso in una sede non religiosa non assume un significato discriminatorio sotto il profilo religioso, poiché rappresenta valori civilmente rilevanti che ispirano il nostro ordine costituzionale, emergono dalle norme fondamentali della Carta costituzionale, sono base del nostro convivere civile, delineano la laicità propria dello Stato a prescindere dalla religione seguita dagli alunni”.

L’ordinanza è già stata notificata al dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Scarlino-Gavorrano che dovrà trasmetterla a tutti i plessi del Comune.

Nei prossimi giorni la Polizia municipale controllerà che i due Regi decreti del “ventennio” siano applicati in tutte le aule scolastiche del Comune; in caso contrario potrebbero scattare le multe.