Regioni-Sindacati:
il pressing sindacale non porta modifiche

da Tuttoscuola, 5 novembre 2009

Il 4 novembre la IX Commissione degli Assessori regionali all'istruzione, su delega del presidente Errani, ha incontrato le organizzazioni sindacali per un confronto sui piani regionali dell'offerta formativa aggiuntiva in cui è previsto l'impegno dei precari rimasti senza posto per via dei tagli.

Non si è arrivati ad un accordo su indirizzi comuni, seppure non rigidi per consentire risposte ai bisogni dei territori e neanche ad uno stesso atteggiamento favorevole da parte di tutte le Regioni di impiegare risorse per questo scopo, pur riconoscendo che il problema dei precari è tema di interesse delle Regioni e delle province autonome. Inoltre le regioni hanno osservato che il provvedimento salve precari è stato assunto dal governo senza il loro preventivo coinvolgimento.

"Eppure - come ha sottolineato Marco Paolo Nigi, segretario generale dello SNALS-Confsal - i piani regionali sono la terza gamba del più complessivo intervento che prevede, oltre l'indennità di disoccupazione a carico dell'INPS, anche i contratti di disponibilità, estendendo al personale della scuola le forme di sostegno al reddito del settore privato. Certo, meglio sarebbero state 25 mila assunzioni in ruolo, ma è la prima volta che di fronte ai tagli, che da anni con tutti i Governi si abbattono sulla scuola, si sono ottenute misure per fronteggiare la disoccupazione di migliaia di precari. L'importante ora è stringere i tempi."