Draghi: ''Le scuole e le università del sud
offrono meno stimoli a studenti''

da Tuttoscuola, 26 novembre 2009

Secondo il governatore di Banca d'Italia, Mario Draghi, le scuole e le università del sud esercitano un minore stimolo sugli studenti rispetto a quelle del centro nord. Per questo è necessario migliorare l'efficienza delle prime e potenziare la didattica per gli allievi in ritardo.

Le preoccupazioni di Draghi, che nel suo incarico sta mostra ricorrente sensibilità sui temi dell'istruzione e dell'educazione, sono state espresse nell'intervento introduttivo del convegno "Il Mezzogiorno e la politica economica dell'Italia": "Nel caso dell'istruzione non si può non tenere conto della minore capacità delle scuole e delle università del Sud di stimolare l'apprendimento degli studenti". Il governatore ha sottolineato che "occorre studiare incentivi e introdurre valutazioni volti a migliorare l'efficienza di ciascun istituto, ma anche prevedere un potenziamento delle attività didattiche per gli studenti che ne abbiano bisogno".

I timori di Draghi, che si estesi ai ritardi del sud in molti campi (giustizia civile, assistenza sociale, trasporti e sanità) sono stati condivisi anche dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha presenziato ad una sessione del convegno: "È essenziale dare attenzione alle ricadute nel Mezzogiorno delle politiche nazionali - ha detto il capo dello Stato -. Condivido pienamente - ha continuato Napolitano - l'affermazione fondamentale del governatore Draghi: abbiamo tutti bisogno dello sviluppo del Mezzogiorno. Tutte la parti del Paese, e quindi anche il Nord, hanno bisogno che il Mezzogiorno si sviluppi se vogliamo avere un recupero ed un rilancio dell'economia italiana nel suo complesso, una crescita più sostenuta nel prossimo avvenire".