ora alternativa alla religione cattolica
Lettera dei genitori dell'I.C. C. Colombo
di Chirignago di Mestre

 26.11.2009

Al Dirigente dell’USR Veneto

Al Dirigente dell’USP Venezia

Al Dirigente dell’IC C. Colombo– Ve-Mestre

E p.c. Alle OO.SS

Agli OO di stampa

 

Oggetto: attività alternative all’IRC

Con la presente i sottoscritti genitori degli alunni frequentanti la scuola secondaria di primo grado, presso il plesso scolastico di via dell’Edera – Chirignago-Ve,

chiedono

l’individuazione e l’assegnazione dei docenti necessari a garantire lo svolgimento delle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica (IRC), come previsto dalla legge nel rispetto delle differenze e a garanzia della pari dignità e uguaglianza tra gli studenti.

Sarà noto infatti che con la recente riforma scolastica sono state cancellate le ore di compresenza dei docenti, nella secondaria di 1° in particolare, compresenze che garantivano in qualche modo lo svolgimento delle attività alternative per chi non si avvale dell’insegnamento della religione cattolica. Attualmente quindi i nostri figli costituiscono un ‘problema’ per la scuola che non sa garantire loro il diritto allo studio.

L’attuale soluzione adottata dall’istituto di ‘parcheggiarli’ in altre classi, in concomitanza con le ore di religione, anche se rappresenta una soluzione obbligata viste le risorse assegnate e disponibili, appare a ns avviso offensiva e inopportuna, oltre che illegittima. Offensiva perché fa sentire gli stessi alunni titolari di minori diritti; inopportuna poiché impone una accoglienza forzosa, a volte anche in classi di età diversa, con inevitabili disagi all’ordinaria attività delle classi ospitanti; illegittima, perché, oltre che contravvenire con quanto previsto dalla CM n. 368 del 20 dicembre 1985, non offre agli alunni, come la legge prevede, attività appositamente strutturate e guidate come la scuola è tenuta in ogni caso ad assicurare.

I sottoscritti, rifacendosi al principio della ‘par condicio’ su cui l’allora Ministero della Pubblica Istruzione si era pronunciato con chiarezza con la CM n. 316 del 28 ottobre 1987, richiamato anche dalle OO.SS. con la lettera unitaria del 15 settembre 2009,

chiedono

che sia colmata questa grave situazione di discriminazione e di inefficienza, offensiva della dignità dei ns figli e dei basilari principi legislativi e costituzionali e dichiarano che in mancanza di un sollecito riscontro si avvarranno di tutti gli strumenti legali a loro disposizione per garantire il pieno rispetto dei loro diritti e quelli dei figli.

Distintamente

Ve-Mestre, 31 ottobre 2009

 

(Seguono firme)