Legge 167 salva-precari
Per i privatisti giro di vite
per l'ammissione all'esame di Stato

da Tuttoscuola, 26 novembre 2009

Da quando è stata prevista una pur minima verifica o valutazione per l'ammissione all'esame di Stato nei confronti dei candidati interni, per i candidati esterni si è aperta inaspettatamente la porta per accedere all'esame senza bisogno di alcun filtro.

Solamente per i privatisti che non avevano l'ammissione al quinto anno, la legge (425/1997) ha previsto un esame preliminare per "accertare la loro preparazione sulle materie previste dal piano di studi dell'anno o degli anni per i quali non siano in possesso della promozione o dell'idoneità alla classe successiva, nonché su quelle previste dal piano di studi dell'ultimo anno."

Per chi era in possesso dell'ammissione all'ultimo anno oppure da studente interno aveva lasciato in corso d'anno la scuola per presentarsi da privatista all'esame non c'erano altre verifiche o esami preliminari da superare, potendo accedere, in questo modo, direttamente all'esame.

Una palese ingiustizia che è andata aumentando via via che per gli interni venivano disposte regole sempre più severe per l'ammissione agli esami (l'anno scorso era richiesta la media del sei e quest'anno sarà necessario il sei in ogni disciplina).

Finalmente questa discrasia legislativa viene sanata dalla legge 167/2009 salva-precari.

L'articolo1-quinques della legge recita infatti: "Sostengono altresì l'esame preliminare, sulle materie previste dal piano di studi dell'ultimo anno, i candidati in possesso di idoneità o di promozione all'ultimo anno che non hanno frequentato il predetto anno ovvero che non hanno comunque titolo per essere scrutinati per l'ammissione all'esame".