Studenti in piazza, a Milano scontri:
due arresti e due indagati

Occupato il Rettorato a Torino, a Firenze manifestanti sui binari.
Gelmini: centri sociali non rappresentano gli studenti

 Il Gazzettino 17.1.2009

ROMA (17 novembre) - Tensione a Milano tra gli studenti in corteo e le forze dell'ordine. Manifestazione contro la chiusura dei licei civici nel capoluogo lombardo, e studenti in piazza in 50 città contro la politica della Gelmini in concomitanza con la Giornata internazionale del diritto allo studio. Il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini ha commentato le manifestazioni affermando che «i centri sociali non rappresentano gli studenti italiani, riproporre vecchi slogan, come se fossimo ancora negli anni 70 non contribuisce a rendere la nostra scuola più moderna».

Tensione a Milano: due arrestati e due indagati. Due ragazzi sono stati arrestati per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale durante il corteo in via Larga a Milano. Altri due giovani, una donna dell'area anarchica e uno studente di un centro sociale, risultano invece indagati a piede libero per gli stessi reati. Gli studenti erano scesi in piazza anche contro la chiusura dei licei civici e in particolare contro lo sgombero dell'istituto Gandhi, avvenuto sabato scorso.

A Roma l'Unione degli Studenti ha organizzato un corteo contro la «Repubblica delle banane» che da piazza Vittorio è diretto all'università La Sapienza. I manifestanti si oppongono al disegno di legge del ministro Gelmini e chiedono più fondi da destinare al diritto allo studio per garantire a il diritto agli studi per tutti. Intanto i ragazzi di piazza Vittorio hanno annunciato l'occupazione del liceo Cavour.

In piazza anche a Torino alcune migliaia di studenti delle scuole superiori, ai quali si sono uniti anche gli universitari. Ci sono stati lanci di uova e carta igienica contro la sede regionale del Miur e un applauso per Vito Scafidi, lo studente morto un anno fa nel crollo del liceo Darwin di Rivoli (Torino). Occupato il Rettorato dell'università.

A Firenze alcune centinaia degli studenti scesi in piazza hanno occupato per venti minuti prima due poi altri due binari ferroviari. Presenti anche i centri sociali per protestare contro l'arresto nei giorni scorsi di un appartenente all'area antagonista cittadina.

Napoli. Lanci di palloncini carichi d'acqua contro il portone d'ingresso chiuso della sede della Provincia di Napoli, in piazza Matteotti, questa mattina da parte degli studenti che hanno sfilato in città per protestare contro la riforma Gelimini e i tagli alla scuola pubblica in occasione della Giornata internazionale del diritto allo studio. «Siamo circa 5.000» hanno detto i manifestanti, ex Onda, riuniti nel movimento denominato Fuck, Future under construction kollettive. Sempre in piazza Matteotti gli studenti hanno esposto anche uno striscione con la scritta: «Questo palazzo fa acqua da tutte le parti».

Palermo. Gli studenti medi dell'Onda hanno occupato la succursale dell'istituto magistrale Regina Margherita in piazza Guzzetta, e hanno organizzato dibattiti, spettacoli e concerti contro la riforma Gelmini. Altri gruppi formati da universitari e studenti medi hanno occupato la sede dell'assessorato regionale alla Pubblica istruzione.

Bari. Oltre un migliaio di studenti universitari e medi ha manifestato. Una delegazione è stata ricevuta dal presidente del Consiglio, Pietro Pepe e dal presidente della sesta commissione consiliare, Carlo De Santis. Gli studenti hanno chiesto e ottenuto notizie sull'iter della legge regionale sul diritto allo studio che entrerà in vigore nel 2010 e prevede 50 milioni di investimenti per borse di studio, servizi mensa e trasporto, carta degli studenti e misure per facilitare l'inserimento scolastico degli immigrati.

Cortei anche a Udine, Gorizia e Trieste dove gli studenti hanno presentato una proposta di legge per borse di studio regionali contro l'abbandono scolastico, un reddito diretto da 300 euro per gli studenti slegati dal contesto familiare di provenienza e l'assunzione di mediatori culturali nelle scuole con più del 3% di studenti stranieri.