Cortei in tutta Italia
per la giornata mondiale del diritto allo studio

"Education is not for sale" è lo slogan di quest'anno

 La Stampa 17.11.2009

ROMA
Saranno almeno 50 i cortei, i presidi e le occupazioni simboliche che oggi gli studenti di scuola e università svolgeranno in tutta Italia in occasione della giornata mondiale di mobilitazione studentesca che quest’anno viene rappresentata con lo slogan “Education is not for sale”: saranno migliaia di studenti in tutto il mondo a scendere in piazza per chiedere garanzie sul diritto all’istruzione da mantenere come un bene pubblico e non privatizzato, come sta accadendo, invece, in diversi paesi via di sviluppo.

Un’assemblea internazionale, cui parteciperà anche una delegazione di nostri studenti, si svolge oggi a Bruxelles. In Italia la mobilitazione - cui hanno aderito l’Unione degli universitari, il coordinamento degli studenti universitari “Link”, l’Unione degli studenti e la Rete degli studenti - interessa la maggior parte degli atenei italiani, ma anche il mondo della scuola. Oltre che nelle città principali - Milano, Torino, Genova, Roma, Napoli, Bari e Palermo - manifestazioni e cortei si svolgono ad Ancona, Padova, Forlì, Parma, Ferrara, Catania, Perugia, Lecce, Cagliari, Genova, Pavia. E molte altre città.

A livello universitario la protesta intende porre all’attenzione dell’opinione pubblica e del governo gli effetti del disegno di legge di riforma già approvato in Cdm ed ora, in attesa della votazione in aula, all’esame delle commissioni parlamentari.

Secondo gli studenti universitari il progetto del ministro Mariastella Gelmini punterebbe ad obbligare gli atenei a consegnarsi nelle mani di privati: «È un disegno compiuto e ragionato ad arte - dice Giorgio Paterna, coordinatore nazionale dell’Unione degli universitari, alla vigilia delle giornata - perché anche i nuclei di valutazione, che dovrebbero fare verifiche qualitative, verranno affidati a mani esterne all’ateneo, togliendo qualsiasi freno ad una dequalificazione della didattica».

Per gli universitari l’appuntamento rappresenta anche una tappa di avvicinamento all’assemblea indetta alla Sapienza di Roma dai ricercatori precari a cui parteciperanno anche gli studenti.