Il rendimento degli alunni anticipatari da TuttoscuolaNews N. 417, 23 novembre 2009 Se il dato non esaltante dei livelli di apprendimento degli alunni meridionali in italiano e matematica rilevato dall’Invalsi per la scuola primaria non sorprende più di tanto, confermando il divario rispetto alle altre regioni, risulta invece sorprendente il dato riferito agli alunni iscritti in anticipo rispetto a quelli regolari per età o in ritardo. Sia nelle classi seconde che nelle quinte, con esiti analoghi per italiano e per matematica, il limite superiore di prestazione conseguito è mediamente sempre più alto per gli alunni in anticipo. Per contro, il limite inferiore è peggiore per gli alunni in anticipo. È un risultato bifronte che non può non fare riflettere. Da una parte, infatti, sembra attestare che, quando l’iscrizione anticipata è giustificata dalla maturità raggiunta dall’alunno, i risultati sono di alta qualità; quando l’anticipo è una scelta che non tiene conto delle effettive condizioni del bambino, gli esiti, al contrario, sono pessimi. E questo vale sia per italiano che per matematica, al nord, al centro e al sud, anche se nelle aree meridionali le prestazioni di eccellenza sono meno brillanti che altrove. 1. In italiano nelle classi quinte i livelli medi superiori sono pari a 63,9 per gli alunni in età regolare e del 76,8 per quelli in anticipo; al centro gli alunni in età regolare conseguono il livello superiore in 67,1, mentre quelli in anticipo 94,8 con una differenza di oltre 27 punti. In matematica nella media nazionale il livello superiore raggiunto dagli alunni in età regolare è del 58,9, mentre quello degli anticipatari è del 69,1; al nord il divario, a favore degli alunni in anticipo è di 19 punti (61,0 i regolari e 80,2 per quelli in anticipo). Spesso l’iscrizione anticipata alla scuola primaria viene considerata negativamente. Il dato Invalsi induce, invece, una valutazione diversa che chiama in causa una scelta più attenta da parte delle famiglie e misure preventive di orientamento per valorizzare le eccellenze e contenere le “mode”. |