Studiare conviene: di A.G. La Tecnica della Scuola, 13.11.2009 Il dato è contenuto nel Rapporto 2008 "Domanda di lavoro e retribuzioni nelle imprese italiane", realizzato da Unioncamere insieme a OD&M Consulting: in media i lavoratori che hanno al massimo la licenza dell'obbligo percepiscono 22.500 euro di stipendio, mentre ai laureati ne vanno 37.620. Se poi si guarda alle professioni la distanza diventa abissale: 21.800 euro a chi svolge una professione non qualificata contro 93.450 euro riservati in media ai dirigenti. Studiare fino all’ultimo gradino della filiera è sempre conveniente: oltre che dal punto di vista culturale anche in termini economici. Basta dire che è di oltre 15 mila euro il divario di stipendio, percepito lavorando nelle imprese private, tra le retribuzioni medie di quanti sono in possesso del titolo di scuola dell'obbligo ed i laureati. Il dato è contenuto nel Rapporto 2008 "Domanda di lavoro e retribuzioni nelle imprese italiane", realizzato da Unioncamere insieme a OD&M Consulting, società specializzata in indagini nell'ambito dei sistemi incentivanti e delle politiche retributive, e con il contributo di Gi Group, primo gruppo italiano nei servizi per il mercato del lavoro, la domanda di lavoro e l'andamento delle retribuzioni. In base al rapporto risulta chiaramente come la scolarità sia l'unico fattore progressivamente differenziante in termini retributivi: si va, infatti, dai 22.500 euro di stipendio medio percepito dai lavoratori che hanno al massimo la licenza dell'obbligo ai 37.620 dei laureati con titolo specialistico, a ciclo unico, o del vecchio ordinamento, o con titolo post laurea. Tra questi due importi la differenza, a favore dei laureati, è del 67,2%; uno "scalino" molto basso (+3,2%) si osserva tra scuola dell'obbligo e qualifica professionale; leggermente più alto (+13,3%) quello nel passaggio dalla qualifica al diploma; molto elevato (+43,3%) quello dal diploma alla laurea specialistica. Dalla ricerca emerge anche una forte differenza tra i compensi nelle varie professioni, quasi sempre derivante anch’essa dal gradino di studi in cui ci si è fermati: si va dai 21.800 euro di chi svolge una professione non qualificata ai 93.450 euro per i dirigenti. Ma il gap maggiore si determina soprattutto con il passare degli anni: mentre un cinquantenne con la terza media arriva a percepire uno stipendio superiore del 25% rispetto a un suo pari livello ventiquattrenne, un laureato over 50 guadagna il 180% in più di quando è stato assunto e i due terzi di più di un lavoratore non qualificato. In assoluto rimane confermata la differenza di retribuzione tra i generi: in media gli uomini a fine anno hanno guadagnato circa 26.600 euro, contro i 23.500 euro delle donne. Indicativo anche il risultato finale della ricerca: le retribuzioni medie dei dipendenti delle imprese private nel 2008 ammontano a 25.510 euro all'anno, poco meno di 2mila euro lordi al mese, che corrisponde ad un +1,7% rispetto al 2007. |