Indire e Invalsi, ecco il loro futuro

da Tuttoscuola, 13 novembre 2009

Con il decreto di riordino degli enti di ricerca approvato ieri in Consiglio dei Ministri, si hanno importanti conseguenze anche per quegli organismi che riguardano la scuola. In particolare, l'Indire, l'Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa, viene ripristinato, con gli obiettivi di garantire la formazione in servizio del personale della scuola, promuovere l'innovazione, soprattutto tecnologica, concorrere alla gestione dei principali programmi di cooperazione internazionale nel settore scolastico, universitario e della ricerca.

L'Indire rinasce sulle ceneri dell'Ansas (Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica) che aveva assorbito, durante il precedente governo, le funzioni del preesistente Indire.

L'Istituto diventa ora ancora più snello (già aveva subito un taglio di circa il 50%) poiché si prevede che dal primo settembre 2010 25 persone "distaccate" (otto direttori e 17 collaboratori scolastici) rientrino in servizio presso la scuola con conseguenti risparmi: 203.137 euro nel 2010 e 609.410 euro dal 2011.

I risparmi aumentano, se si considera anche il "costo" dei supplenti chiamati a sostituirli nel frattempo. Il personale attualmente in servizio verrà mantenuto fino all'immissione in servizio dei vincitori di appositi concorsi (entro il 31 agosto 2011).

L'Indire sarà dotato di una sua autonomia finanziaria, gestionale e scientifica e avrà sul territorio un'articolazione regionale. Le disposizioni relative all'Indire verranno inserite nel collegato alla Finanziaria.

Nel decreto sul riordino degli enti di ricerca vengono anche chiarite meglio le finalità dell'Invalsi, l'Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione, che ha tra le principali competenze la predisposizione di prove a carattere nazionale per gli esami di Stato, la promozione di periodiche rilevazioni nazionali sugli apprendimenti degli studenti e la collaborazione in iniziative per la valorizzazione del merito scolastico.