COORDINAMENTO PRECARI E

DISOCCUPATI DELLA SCUOLA

PROVINCIA DI VENEZIA

 

In G.U. il Decreto precari

Andrea Florit, dal Coordinamento Precari di Venezia, 25.11.2009

Nella G.U. n. 274 del 24-11-09 è pubblicato il testo della Legge n. 167 del 24/11/09 (da EdScuola) di conversione in legge del decreto precari (DL 134/09).

L'incontro Miur-Ooss sul tema dell'applicazione delle novità introdotte dal Decreto è stato fissato dalla Gelmi all'1/12.

Ribadiamo comunque che uno dei punti del testo che più ci lascia perplessi (ma per nulla evidenziato né dalla Maggioranza né dall'Opposizione, né tanto meno da alcun sindacato) è il comma che prevede che a decorrere dall'anno scolastico 2010/11 non sia più consentita la permanenza nelle GaE dei docenti che abbiano già stipulato un contatto a tempo indeterminato per qualsiasi tipologia di posto di insegnamento o classe di concorso; ne rileviamo infatti la probabile incostituzionalità (per violazione dell'art. 3 della Costituzione relativo al principio di eguaglianza), derivando l'inserimento in GaE da un concorso per soli titoli (se non fossero graduatorie concorsuali, sulla base del dettato costituzionale, non sarebbero certo utilizzabili per le assunzioni a t.i.); una cosa è infatti non consentire a personale già di ruolo di partecipare a nuove procedure abilitanti indette appositamente per chi fosse privo d'abilitazione (come già avvenuto), ben diverso cancellare da una graduatoria concorsuale chi vi si trovi già inserito a pieno titolo e senza alcun supporto legislativo che ne giustifichi l'eliminazione. La semplice conversione delle graduatorie permanenti in graduatorie ad esaurimento di certo non lo legittima, anzi, semmai consolida la permanenza degli inclusi.

Ci teniamo a sottolineare che non siamo certo contrari a graduatorie per il reclutamento che presentino solamente insegnanti precari, ma rileviamo che per ottenerle sarebbe necessario crearne ex novo e non certo proporre modifiche estemporanee e, a nostro avviso, illegittime di liste già esistenti e pienamente legali, con il solo risultato di portare ad una nuova fase di ricorsi e di contenziosi.