Perché i 15enni franano da Tuttoscuola, 26 novembre 2009 Secondo gli ultimi dati resi noti dalla Commissione europea, dunque, un quarto dei quindicenni dell'Unione (24,1%, ma era del 21,3% nel 2000) fa fatica a leggere e a interpretare i testi linguistici. Non vanno meglio gli italiani con un 26,4%, anch'essi in peggioramento rispetto al 18,9% del 2000. "I progressi non sono quelli che ci aspettavamo", ammette il commissario Ue all'istruzione, Maros Sefcovic, che per la scarsa affezione alla lettura punta il dito contro alcuni comportamenti negativi, come "il tempo passato davanti ai videogiochi". Probabilmente la ragione di questa situazione critica è molto più complessa e profonda, e va ben oltre la concorrenza dei mezzi di evasione, come videogiochi e dintorni. Molto più probabilmente è in atto un salto generazionale nel linguaggio comunicativo e nell'uso della lingua nei rapporti interpersonali di cui fanno uso oggi i giovani. Si pensi, ad esempio, al nuovo linguaggio degli sms cui fanno ricorso anche i giovanissimi di tutti i Paesi, oppure agli stereotipi linguistici del mezzo televisivo, alla semplificazione comunicativa e all'impoverimento lessicale che la tv offre. Ci sono molte cause dietro questo insuccesso. Cause che vanno ricercate in profondità per trovare rimedi e invertire la tendenza in atto.
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