Diversamente scolastici
Dall'edilizia ai disabili ai libri di testo, la
scuola in difficoltà
Flavia Amabile, La Stampa 25.11.2009
Le cifre sono
impressionanti. I
tagli hanno cancellato il 60% degli insegnanti di sostegno in tutt'Italia.
Nel Lazio si passa da 20.644 prof del 2008 a 8826 nel 2009. In
Lombardia da 26.186 a 11.550. In Emilia Romagna da 11.790 a 5.890.
In Sicilia da 20.720 a 11.780.
I genitori degli alunni diversamente abili
stanno inoltrando i loro ricorsi ai
Tar delle rispettive regioni. Con la speranza che qualcosa
possa cambiare prima o poi.
Nel frattempo
si sta affrontando con un po' più di energia la questione
dell'anagrafe dell'edilizia scolastica. Ne avevo scritto già
proprio un anno fa.
Si va avanti da ormai quasi due decenni nel difficile tentativo di
ottenere un censimento dell'edilizia scolastica. Il ministro
dell'Istruzione Mariastella Gelmini ha deciso di unire gli sforzi
con il ministero delle Infrastrutture e promette di arrivare al
compimento dell'opera entro gennaio, come ha confermato anche ieri
il sottosegretario alle Infrastrutture, Mario Mantovani, con delega
all'Edilizia statale.
Finora - ha garantito Mantovani
-
si è "al 60% della raccolta dei dati",
mentre lo scorso 5 agosto si era al 17%: "Lo
Stato ha sollecitato gli enti locali. Tuttavia - ha
spiegato il sottosegretario - c'è chi è
più avanti e chi resta indietro. Secondo i dati forniti oggi da
Mantovani hanno già completato l'aggiornamento la Valle D'Aosta e la
Basilicata. La Lombardia è al 97%, la Puglia al 96%. Tutte queste
regioni hanno già presentato il conto". Ovvero hanno già
indicato priorità e necessità di spesa. Indietro restano Emilia
Romagna (57%), Liguria (66%), Campania (55%), Calabria (40%), Lazio
e Sicilia (al 45%).
Ultimo difficile capitolo, i libri di testo. La
Legge Finanziaria ha cancellato la gratuità dei libri di testo per
le scuole elementari. La legge, dopo l'approvazione del Senato,
arriverà alla Camera per la discussione. Il Governo ha deciso di non
rifinanziare il capitolo che serviva a garantire ai Comuni le
risorse per pagare i libri che ogni anno ricevono tutti i bambini
delle elementari. Elimina anche la copertura del comodato d'uso alle
superiori. Un risparmio di 103 milioni di euro per il governo,
nonostante che permanga l'obbligo di gratuità: la relativa legge del
1964 non è stata infatti cancellata. E, quindi, se non ci saranno
modifiche, dovrebbero essere i Comuni, con altre entrate, a far
fronte a questa spesa. Il ministro ha replicato che i fondi
saranno recuperati dal calderone dei capitali che rientreranno
dall'estero.