DIRITTO DI CRONACA

Alle elementari? Tutti promossi

E il cinque in condotta anche senza una sospensione di quindici giorni:
le regole del ministro Gelmini sul comportamento degli studenti

 Flavia Amabile, La Stampa 14.3.2009

Studente avvisato, mezzo salvato: è arrivato il giro di vite promesso dal ministro Gelmini sul comportamento a scuola degli studenti italiani ma anche la promozione alle elementari garantita, salvo casi particolari. Per quel che riguarda la condotta i docenti procederanno per gradi: ci potrà essere una sanzione disciplinare dopo il quale, se il comportamento grave persisterà, il collegio dei docenti potrà servirsi del 5 in condotta. E’ quanto ha stabilito il Regolamento sulla valutazione approvato ieri dal consiglio dei ministri. 

Il 5 in condotta non può essere usato come strumento di minaccia contro le mobilitazioni studentesche. «Abbiamo voluto indicare una serie di comportamenti che possono portare a un voto di insufficienza perchè vogliamo evitare - ha assicurato il ministro Gelmini, alla luce delle polemiche scatenate dalla valanga di 5 (34 mila) registrate nel primo quadrimestre - che la condotta possa essere utilizzata in modo strumentale». La condotta concorrerà alla determinazione dei crediti scolastici e dei punteggi utili per beneficiare delle provvidenze in materia di diritto allo studio (come le borse di studio o le agevolazioni per i libri). 

Il voto in condotta farà media con gli altri voti e il 5 significherà la non ammissione all’anno successivo o agli esami di Stato. Per prendere l’insufficienza lo studente dovrà avere compiuto gravi violazioni (definite dallo Statuto degli studenti) come marinare la scuola, mancare di rispetto a preside, professori o compagni di classe, non osservare le disposizioni organizzative dettate dal regolamento d’istituto, danneggiare il patrimonio della scuola (banchi, pc). «Per avere il 5 in condotta - ha osservato il ministro Gelmini - lo studente deve aver già preso una sanzione disciplinare, non necessariamente la sospensione, ma anche una nota», e aver persistito nel comportamento grave. 

Cancellati i giudizi. D’ora in poi ci sarà il voto per tutte le materie (con la sola eccezione della religione) e in tutte le scuole, dalla primaria (dove i bambini saranno valutati dall’insegnante unico di riferimento) alla secondaria di secondo grado. Alle elementari gli alunni potranno essere non ammessi alla classe successiva «solo in casi eccezionali e motivati» e il voto in condotta sarà espresso attraverso un giudizio. 

Per Giuseppe Fioroni, responsabile educazione del Pd, il regolamento del ministro Gelmini è: «Un’imbiancata superficiale su crepe profonde». Mimmo Pantaleo, segretario nazionale della Flc-Cgil: «Il Governo contraddice le sue stesse norme, emanate solo pochi mesi fa, laddove era chiaro che il 5 in condotta era strettamente correlato al verificarsi di una sospensione di 15 giorni, mentre ora si fa genericamente riferimento a sanzioni disciplinari». E anche l’Unione degli Studenti è molto critica: « «Come si fa a pretendere serietà dalla scuola se nel giro di pochi mesi il ministero cambia idea almeno tre volte su come debba essere applicato il voto di condotta?»