La scuola ritorna in piazza Continuano le proteste anti-Gelmini. Proteste contro tagli e maestro unico. Tra marzo e aprile il calendario sarà fitto di iniziative contro i provvedimenti del governo Unimagazine, 9.3.2009 Non si placa la contestazione in tutta Italia contro la riforma del Ministro Gelmini. I mesi di marzo e aprile si preannunciano bollenti a causa delle tantissime iniziative di protesta delle diverse associazioni sindacali contro i provvedimenti del governo. Tra le ragioni che, nelle prossime settimane, porteranno in piazza migliaia di lavoratori della scuola vi sono i tagli agli organici, il maestro unico ed il diritto di sciopero. Ad aprire le danze sono state le agitazioni del 4 marzo a Milano e Palermo, seguite dalle due manifestazioni romane dello scorso 6 marzo. La prima indetta dalla Flc Cgil contro la “norma ammazza precari”, quella che “intende abrogare le norme sulla stabilizzazione dei lavoratori precari dell’università, della ricerca e di tutta la pubblica amministrazione”. La seconda organizzata dalla Confederazione Cobas e Sdl Intercategoriale contro “l’abolizione del diritto di sciopero”. Secondo questi sindacati “il governo in accordo con Confindustria e con l'assenso di Cisl, Uil e Ugl procede nel disegno di cancellare le libertà e i diritti sindacali costituzionalmente tutelati”. Le manifestazioni romane continueranno il 15 marzo, quando i Cobas e il Coordinamento nazionale precari della scuola si ritroveranno all’assemblea nazionale di tutte le componenti. Argomento principale del giorno sarà la ferma opposizione al taglio di 87 mila docenti e 42 mila Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari) ma anche il "no" all’espulsione dei precari dalla scuola, al maestro unico e alla proposta Gelmini sul reclutamento dei docenti. Tre giorni dopo, mercoledì 18 marzo, gli insegnanti aderenti alla Cgil e alla Gilda scenderanno in piazza per lo sciopero generale della categoria contro il taglio di 114 mila lavoratori scolastici previsto dalla legge Gelmini. La Gilda, secondo quanto ha affermato il coordinatore nazionale Rino Di Meglio, ha aderito alla manifestazione indetta dalla Flc Cgil augurandosi che “anche altri sindacati convergano su quella data, cosi da rinnovare quell’unità che ha animato la grande manifestazione nazionale del 30 ottobre scorso”. Infine, il 28 marzo i Cobas organizzeranno una manifestazione nazionale che avrà la sua conclusione con il grande sciopero generale del 23 aprile di tutte le categorie pubbliche e private che rischia, ancora una volta, di paralizzare la nazione. Anche gli altri sindacati sono sul piede di guerra. La Cisl scuola sta studiando diverse manifestazioni che, probabilmente, si terranno ad aprile. E anche la Uil non sta a guardare. A tal proposito, Massimo Di Menna ha dichiarato: “Sarà una conclusione di anno scolastico di forte mobilitazione. Senza risposte concrete da parte del governo andremo in piazza”. |