Scuola

Di Meglio: tempo pieno negato?
Gelmini fa solo propaganda

Leader Gilda: no 300mila famiglie non sorprende, il 18 sciopero

 ApCOM 3.3.209

Roma, 3 mar. (Apcom) - Il coordinatore della Gilda degli insegnanti, Rino Di Meglio, non si sorprende per le stime realizzate da Tuttoscuola, a seguito del sondaggio condotto dal Miur su circa 900 scuole elementari distribuite su tutto il territorio nazionale, in base alle quali il prossimo anno potrebbero essere 300mila le famiglie a cui verrà negata la domanda di tempo prolungato per i loro figli.

Se le stime della rivista specializzata sono esatte solo un alunno su tre (del 90% che lo hanno già sicuramente chiesto) potrà quindi frequentare la prima elementare per almeno 30 ore settimanali. "Sapevamo da tempo - commenta oggi Di Meglio interpellato da Apcom - che la situazione che attiene il tempo pieno nella scuola elementare, come quella dell'infanzia, è assai complicata. Io sono un insegnante elementare e conosco bene certe dinamiche: il ministro Gelmini quando dice che il tempo pieno verrà potenziato fa solo propaganda".

Secondo il leader della Gilda la realtà è che "ad oggi a quanto ci risulta non ci sono nuove scuole o classi che faranno tempo pieno: il ministro - continua Di Meglio - ci faccia sapere quali sono le strutture scolastiche autorizzate dal Miur per svolgere attività prolungate. La realtà è che i tagli alla primaria ed agli organici non permettono di attuarle". "Il problema - incalza il sindacalista - è sempre quello delle risorse. Sapete perché il tempo pieno si svolge in grandissima prevalenza al Nord? A parte le richieste maggiori, il vero motivo è che al Sud gli enti locali non hanno mai avuto le risorse per esaudire questa esigenza".

Anche per questo motivo domani mattina la Gilda si incontrerà con l'ammistrazione per il tentativo obbligatorio di conciliazione di uno sciopero che sembra ormai inevitabile. "Tra qualche giorno - dice il suo coordinatore - arriverà la mazzata sugli organici ed io come potrò guardare in faccia i miei iscritti e colleghi?". Di Meglio annuncia quindi che la Gilda scenderà in piazza il 18 marzo con la Flc-Cgil: "La legge di regolamentazione sullo sciopero - conclude Di Meglio - non ci dà molti spazi. E poi le nostre ragioni non sono, se si eccettua la richiesta di creare un contratto dei docenti separato rispetto a quello degli Ata, molto diverse da quelle della Cgil. Se il tentativo andrà, come probabile, a vuoto sciopereremo il 18".