Scuola

Rampelli: Bene Gelmini,
tetto 30% risposta a integrazione

Introdurre sanzioni per chi non ottempera a indirizzi

 ApCOM 19.3.209

Roma, 19 mar. (Apcom) - "L'anticipazione data questa mattina dal Ministro Gelmini sulle future regole per garantire l'integrazione scolastica tra bambini immigrati e italiani, con l'introduzione della quota massima di alunni stranieri, saranno la giusta risposta all'incapacità, alla superficialità o all'accanimento ideologico che hanno impedito in questo decennio l'applicazione del DPR voluto nel 1999 e di tre circolari ministeriali aventi lo stesso indirizzo pur provenendo da Governi di opposto orientamento". È quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, deputato del Pdl e membro della Commissione cultura della Camera, in merito alle dichiarazioni del ministro dell'Istruzione su quote del 30% di presenza di alunni stranieri nelle scuole.

"In particolare - spiega - come annunciato martedì nel corso di una conferenza stampa, i parlamentari del centrodestra hanno predisposto una risoluzione, che sarà discussa e votata a giorni dalla Commissione scuola, con importanti spunti al Governo per recuperare una situazione ormai grave, andata degenerando in alcune aree della penisola a causa del comportamento irresponsabile di taluni attori del territorio e della scuola. Infatti, mentre lo Stato è intervenuto tempestivamente con i suoi indirizzi, altri soggetti si assumevano competenze improprie, disattendevano le indicazioni e inventavano una loro arbitraria 'ricetta' che ha portato alla fuga degli italiani, a una didattica scadente, alla nascita di numerosi (e fortunatamente circoscritti) ghetti mono-etnici invisi alle stesse famiglie di immigrati".

Per Rampelli, che da mesi si batte su queste tematiche, "l'unico rammarico è rappresentato dall'impossibilità di introdurre il tetto massimo dall'attuale anno scolastico 2009/10, come sarebbe invece auspicabile. La scuola Pisacane di Roma ad esempio, vittima di dirigenti scolastiche presuntuose, faziose e ai limiti del comportamento eversivo, non muterà di una virgola la propria condizione di segregazione perché la circolare annunciata avrà effetti solo dal 2010/11. Per modificare sostanzialmente l'incidenza del 90% di bambini stranieri iscritti già da questa stagione - ricorda il deputato del Pdl -, il Comune di Roma e la Direzione scolastica regionale si erano affidati a un accordo bonario con la rete scolastica territoriale, completamente disatteso e inefficace perché l'ideologismo imperante di settori della scuola italiana porta a far ritenere che un istituto per stranieri, che interrompe di fatto il processo d'integrazione, non sia un problema ma una 'ricchezza' ."

"Chiedo al ministro Gelmini - conclude - di introdurre nella circolare anche un esplicito riferimento alle sanzioni per quei soggetti che non ottempereranno agli indirizzi, che erano e restano prerogativa esclusiva dello Stato non delegabili alle autonomie perché nessuno possa più permettersi di fare ardite e stravaganti sperimentazioni sulla formazione e sulla pelle delle famiglie e dei bambini, stranieri e italiani".