Scuola

Genitori-Insegnanti:
Governo miope sui tagli, ci ascolti

Sabato due ore di incontro tra coordinamento e il Miur

 ApCOM 23.3.209

Roma, 23 mar. (Apcom) - Fumata nera sabato scorso nell'incontro tra i coordinamenti nazionali genitori-insegnanti e il ministero dell'Istruzione sulla riforma della scuola. "Prendiamo atto una volta di più che il governo non intende ascoltare le richieste delle famiglie e del mondo della scuola e che la politica scolastica è dettata, in realtà, dalle imposizioni del ministero dell'Economia e/o dalla determinazione di squalificare la scuola pubblica perché tale", scrivono i comitati in una nota. "In sintesi - sottolineano - meno tempo scuola, meno qualità didattica e pedagogica, meno diritti alla formazione per tutti e per tutte, e una società sempre più debole socialmente e a rischio di devianze giovanili, destinate a crescere e a diventare adulte con gli individui".

"Respingiamo con forza - prosegue il comunicato - una politica miope che rifiuta di investire nel futuro dei cittadini e delle cittadine italiane e continueremo, a partire dalla pubblicazione della circolare sugli organici, ad opporci con determinazione alle sue pretese ed obiettivi".

L'incontro, durato oltre due ore, ha visto attorno a un tavolo una delegazione di genitori provenienti da Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia, Toscana, Veneto, Lazio, Campania, in rappresentanza dei Comitati sorti in tutta Italia dallo scorso autunno "per difendere la scuola pubblica dai tagli" del governo. La delegazione ha consegnato al direttore generale per il personale scolastico 155mila copie dei moduli di iscrizione per l'anno scolastico 2009/10 a testimonianza delle scelte effettuate dalla maggioranza delle famiglie italiane. "Con tali moduli - si legge nella nota - i genitori dei bambini italiani che il prossimo anno scolastico frequenteranno la scuola primaria hanno richiesto un orario scolastico erogato secondo le modalità antecedenti alle modifiche di legge apportate dal ministro Gelmini".

I funzionari del ministero "pur invitando la delegazione a un nuovo incontro nelle settimane prossime - conclude il coordinamento genitori-insegnanti - hanno ribadito che per le classi prime a modulo gli organici verranno attribuiti sulla base di 27 ore settimanali per classe. Questo a dispetto del fatto che oltre il 50% delle famiglie abbiano richiesto il modello organizzativo a 30 ore. D'altra parte, le classi a tempo pieno, già garantite dalla Legge n. 176/2007 del governo Prodi, non verranno incrementate se non in numero infimo".