Il Regolamento discrimina
chi sceglie l'attività alternativa?

da Tuttoscuola, 27 marzo 2009

Un imprevisto ostacolo rischia di rallentare l'iter di approvazione definitiva del regolamento sulla valutazione degli alunni approvato di recente dal Consiglio dei ministri.

Secondo Domenico Pantaleo, segretario della Flc-Cgil, il Regolamento "va corretto perché viola la par condicio fra alunni che si avvalgono dell'insegnamento cattolico e chi sceglie l'attività alternativa".

Il sindacalista spiega, infatti, che "contrariamente a quanto avvenuto finora, il Regolamento esclude dalla partecipazione al Consiglio di classe il Docente di attività alternativa che si dovrebbe limitare a fornire semplici elementi conoscitivi sull'alunno. Altri Ministri, in epoche forse troppo lontane, hanno in apposite Circolari richiamato l'esatta parità di condizioni degli alunni che si avvalgono dell'insegnamento cattolico e dell'attivita' alternativa".

La materia in effetti è delicata, e anche in passato, subito dopo il varo del nuovo Concordato, è stata oggetto di polemiche, terminate con il riconoscimento, da parte dei ministri pro tempore (Falcucci, Galloni) della par condicio degli allievi, a prescindere dalla scelta effettuata.