Nelle scuole superiori coinvolto il 72 per cento degli
studenti
Quasi 35mila ragazzi non hanno avuto la sufficienza per il
comportamento
Boom di votacci, pure in condotta
"Bocciato" il maestro unico
Nelle iscrizioni alle elementari l'80 per cento
sceglie le 30 o 40 ore
Fioroni: "Come farà il governo, con i tagli, a garantire la stessa
qualità?"
la
Repubblica 1.3.2009
ROMA - Pioggia di
5 in condotta agli scrutini intermedi. E le lingue hanno la meglio
sulla matematica nelle insufficienze dei ragazzi. Dai dati del
ministero dell'Istruzione, al termine degli scrutini del primo
quadrimestre nella scuola secondaria di secondo grado, risulta che
il 72% degli studenti ha riportato almeno una insufficienza (nel
2008 era il 70,3%). Le maggiori carenze negli Istituti professionali
(con l'80% dei ragazzi che ha riportato insufficienze) e nelle
regioni del Centro Sud. Nel Meridione anche il record dei 5 in
condotta. Dati che allarmano in particolare per gli studenti
dell'ultimo anno che, anche con una sola insufficienza (condotta
compresa), non saranno ammessi all'esame di Stato.
I dati. Nell'elenco delle
pagelle con insufficienze seguono gli istituti tecnici (78,1%), i
licei artistici e gli istituti d'arte, gli ex magistrali, i licei
scientifici e i classici. Gli studenti "più bravi" sono del
linguistico: il 40,1% è arrivato agli scrutini intermedi senza
insufficienze. Carenze uniformi tra le diverse zone del paese (Nord
70,1%, Centro 74,0%, Sud e isole 74,4%). Ma le insufficienze al Sud
crescono. Tra le discipline, le lingue straniere superano la
matematica e diventano la materia che registra il maggior numero di
insufficienze (63,3%, nel 2008 erail 62,2%).
I 5 in condotta. Sono stati
34.311, dei quali 8.151 con la sola insufficienza in comportamento.
I più indisciplinati agli istituti professionali, seguono i tecnici.
Nella scuola media i ragazzi con almeno una insufficienza sono stati
il 46%, ma a differenza delle scuole superiori le carenze si
distribuiscono in modo abbastanza omogeneo tra le principali
discipline
Iscrizioni alle elementari. Il
ministero ha diffuso un campione statisticamente significativo delle
richieste di iscrizione alle elementari. Un sostanziale "bocciatura"
del modello del maestro unico: sei famiglie su dieci hanno scelto
l'orario scolastico delle 30 ore, mentre il 34% chiede la 40 ore.
Analizzando le iscrizioni per l'anno scolastico 2009-2010 di un
campione di circa 900 scuole rappresentative, e distribuite tra
tutto il territorio nazionale, risulta dunque che il 3% ha scelto le
24 ore, il 7% le 27 ore, il 56% le 30 ore, il 34% le 40.
Gelmini: "Maestro unico, figura
indispensabile". Il ministro Gelmini precisa: tutti i
modelli orari prevedono il maestro unico di riferimento "e non solo
quello a 24 ore come qualcuno sostiene in maniera imprecisa. Sarà
una figura indispensabile per la formazione del bambino come in
tutti i paesi europei".
Fioroni: "Dopo i tagli nessuna garanzia".
L'ex ministro dell'istruzione, oggi responsabile educazione del Pd,
si chiede: "La scelta delle famiglie italiane (le 30 ore, ndr) si
basa sul modello precedente che prevedeva mensa e compresenza di
docenti. Come farà il governo, fra tagli e scelte fatte, a garantire
gli standard di qualità a cui i genitori erano abituati? Le 30 ore
non daranno gli stessi effetti". Un quadro che Fioroni definisce
"preoccupante: "Risorse falcidiate dal bilancio per colpa di una
Finanziaria che di fatto smantella il nostro sistema
dell'istruzione. E' facile mettere 5 in condotta - continua - ma se
le scuole non hanno le risorse per recuperare e integrare,
aumenteremo solo la dispersione scolastica, e diminuirà il numero
dei ragazzi che giunge alla maturità con una preparazione adeguata".
Cisl e Cgil: "Agli italiani non piace il
maestro unico". "Le proiezioni sulle richieste di
iscrizione alla scuola primaria non lasciano adito a dubbi: alle
famiglie italiane il modello del maestro unico piace poco o nulla -
commenta Francesco Scrima, segretario generale di Cisl Scuola - ad
essere preferiti e richiesti sono i modelli che da anni vedono la
nostra scuola primaria in testa alle classifiche internazionali".
"Se le proiezioni fatte dal ministero saranno rispettate - dice
Domenico Pantaleo, segretario di Flc Cgil - si prospetta un aumento
della richiesta del tempo prolungato. Ora il governo mantenga i suoi
impegni e trovi le risorse necessarie".