Dimensionamento.
L'affidabilità delle Regioni

da Tuttoscuola, 23 marzo 2009

Notizie di stampa di fonte sindacale (Cgil-scuola) riportano dati ufficiosi dell'avvenuto dimensionamento delle istituzioni scolastiche (presidenze) per il prossimo anno scolastico. Dimensionamento che le Regioni hanno definito nei mesi scorsi ma che, a quanto sembra, hanno dato esiti molto al di sotto delle attese.

Cerchiamo di capire cosa è successo e quali conseguenze, non solo di natura finanziaria, possono venirne.

Una norma del 1998, varata con l'allora ministro Berlinguer, prevede il limite di popolazione scolastica complessiva che consente alle istituzioni scolastiche autonome (presidenze) di funzionare. A causa soprattutto del calo di alunni nelle scuole amministrate da quelle istituzioni autonome, in centinaia di casi sono venuti a mancare i requisiti minimi per continuare a funzionare. E quelle istituzioni scolastiche (presidenze) avrebbero dovuto essere chiuse e accorpate ad altre.

In questi anni vi sono state Regioni virtuose (di destra e di sinistra) che hanno provveduto al ridimensionamento e Regioni meno virtuose (di destra e di sinistra) che non vi hanno provveduto. Nel 2008, secondo una stima della nostra rivista si poteva risparmiare un migliaio di istituzioni scolastiche, per accorpamento o chiusura. Il ministero era stato più prudente nella stima.

Nell'ottobre scorso il Governo ha rotto gli indugi e in un decreto legge ha previsto il commissariamento delle Regioni che non avessero provveduto entro un termine perentorio a rispettare i parametri previsti. Come si sa la mossa è stata aspramente critica e ha rischiato di aprire un contenzioso di portata costituzionale.

In sede di Conferenza unificata si è trovato l'accordo di ritirare la proposta di commissariamento e di dare corretta applicazione alle disposizioni sui parametri del dimensionamento. L'accordo è stato tradotto nella legge 189/2008 che, in proposito, ora recita: "le regioni.. per l'anno scolastico 2009/2010 assicurano il dimensionamento delle istituzioni scolastiche autonome nel rispetto dei parametri fissati dall'articolo 2 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 18 giugno 1998, n. 233, da realizzare comunque entro il 31 dicembre 2008...".

Alla resa dei conti ancora una volta nel dare applicazione alla legge vi sono state Regioni virtuose e non, di destra e di sinistra, e il ridimensionamento ha conseguito risultati molto modesti rispetto a quelli attesi.

Se questi dati ufficiosi saranno confermati, c'è da chiedersi se l'annunciato tavolo interistituzionale di verifica dovrà mettere al primo punto dei lavori l'affidabiltà delle Regioni.