Arrivare all'esame torna ad essere tutt'altro che una formalità
Per mezzo milione di studenti cambiamenti anche per debiti e voti

Maturità, ecco tutte le novità
dai crediti all'ammissione con il 6

Salvo Intravaia, la Repubblica 29.5.2009

Maturità ricca di novità per mezzo milione di studenti. Tra nuovi punteggi e ammissione, che ritorna ad essere più di una semplice formalità, ecco tutte le novità che si ritroveranno di fronte ragazzi e ragazze all'esame per il conseguimento del diploma della scuola superiore.

Ammissione agli esami.
La novità senz'altro più significativa per genitori e studenti è l'ammissione che torna ed essere un ostacolo tutt'altro che semplice da superare. Ma solo per gli alunni interni. Saranno ammessi agli esami infatti soltanto gli studenti che riporteranno la media del sei, condotta compresa come ha specificato pochi giorni fa una circolare ministeriale.

Credito scolastico. Da quest'anno, il credito scolastico - la dote in punti raccolti nell'ultimo triennio che gli alunni portano agli esami - sale da 20 a 25 punti. La novità è stata introdotta dall'ex ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, per dare maggiore peso al curriculum scolastico.

Colloquio. L'esito del colloquio, conseguentemente, avrà un peso minore nell'economia dell'esame. Il massimo punteggio che, quest'anno, le commissioni potranno attribuire ai candidati sarà di 30 punti, anziché 35. Con la sufficienza che da 22 punti scende a 20.

Debiti. Dal prossimo mese di giugno, nessun maturando potrà essere ammesso agli esami se non avrà superato i debiti formativi contratti negli anni precedenti. Per la verità già l'anno scorso, con il ripristino degli esami di riparazione, gli studenti avevano l'obbligo di saldare i debiti prima dell'avvio dell'anno scolastico. Ma in qualche caso si arrivava agli esami senza avere recuperato le lacune degli anni precedenti in qualche disciplina. Da quest'anno chi vorrà arrivare al cospetto della commissione dovrà farlo con le carte immacolate.

Voti. Ritornano ad essere pubblicati i voti finali. Tra le novità introdotte dal ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, c'è il ritorno dei voti nei tabelloni finali. L'anno scorso, per sapere il voto che la commissione aveva attribuito ad ogni studente occorreva fare un pellegrinaggio in segreteria. Nei tabelloni, per ragioni di privacy, veniva pubblicata soltanto la dicitura "Esito positivo" o "Esito negativo". Fra due mesi ritorneranno i voti.

Giorno degli scritti. Tra i cambiamenti introdotti dal nuovo esecutivo figura anche il giorno degli esami. Per oltre un decennio, la prima prova scritta (quella di Italiano) si è svolta di mercoledì. La tornata 2008/2009 parte invece di giovedì. Con prosecuzione, per la seconda prova scritta, il giorno dopo. Gli studenti avranno così soltanto due giorni di pausa prima di cimentarsi nella terza prova scritta, in previsione per lunedì 29 giugno. Appuntamento che dovrà slittare per tutti gli indirizzi scolastici, come i licei artistici e gli istituti d'arte, dove la seconda prova si articola in tre o più giorni.

Cosa non varia. Per fare un po' di ordine, con le novità introdotte quest'anno, facciamo una rapida carrellata di tutto ciò che viene mantenuto. Il punteggio finale continua ad essere espresso in centesimi e 100 sarà il voto più alto che i prof potranno assegnare. Per superare l'esame occorrerà accaparrarsi almeno 60 dei 100 punti a disposizione e per i più bravi ci sarà sempre la "lode". Ad ogni prova scritta, tre in tutto, la commissione potrà attribuire al massimo 15 punti, con la sufficienza fissata a 10 punti. Resta l'obbligo per le commissioni di pubblicare gli esiti degli scritti il giorno prima degli orali e il bonus di 5 punti per coloro che abbiano raccolto almeno 15 punti di credito e nelle prove d'esame siano riusciti ad accaparrarsi almeno 70 punti. Il diploma non sarà più stampato dalla Zecca dello stato. Saranno le singole istituzioni scolastiche che stamperanno, su un modello predisposto dal ministero, la certificazione in carta semplice che attesta il superamento della prova. Restano invariate le regole per i cosiddetti ottisti che accedono direttamente agli esami dal penultimo anno. Potranno fare il salto coloro che otterranno la promozione al penultimo anno con almeno otto decimi in tutte le discipline e che abbiano conseguito nei due anni precedenti la promozione con almeno sette decimi in ogni disciplina e nessun debito nei due anni ancora precedenti. Resta anche la cosiddetta "corsia preferenziale" per i privatisti che, per un buco della normativa vigente, non sono soggetti ad ammissione agli esami ma che devono risiedere nel comune dove è ubicata la scuola sede d'esame. E a rimanere invariato per il terzo anno consecutivo, con ogni probabilità, sarà anche il compenso per commissari presidenti d'esame.