Il tempo pieno evita ai maestri
di andare in soprannumero

da Tuttoscuola, 20 maggio 2009

Una ricerca del sindacato Cgil-scuola, svolta sulla base dei dati di organico per il 2009-10 e dei recenti trasferimenti dei maestri, stima in oltre 2000 i maestri elementari di ruolo che non avranno più il posto e che, pertanto, risulteranno in esubero a disposizione delle scuole e degli uffici scolastici provinciali.

Non perderanno il posto, ma la sede di lavoro sì. Saranno pagati anche nel caso, possibile, che non siano utilizzati dalle scuole.

Saranno prima di tutto utilizzati per supplenze annue, prima di procedere alla nomina di maestri a tempo determinato.

Dalla ricerca di Flc-cgil sono la Campania e la Sicilia, rispettivamente con 847 e 549 esuberi, ad avere la maggior quantità di maestri in soprannumero. Con loro, altre regioni meridionali registrano, sempre secondo la ricerca sindacale, esuberi.

Al Nord, invece, non risultano maestri in esubero.

Le diverse situazioni territoriali hanno una spiegazione: dove vi sono classi a tempo pieno (nord soprattutto) il meccanismo di riduzione degli organici non ha avuto effetti di riduzione, perché i tagli operano soltanto su classi a tempo normale.

Per contro, nei territori privi del tempo pieno, come al Sud e nelle Isole dove, peraltro, gli organici erano pieni per la denatalità, l'effetto salvagente non c'è stato e i tagli sono stati maggiori con conseguente effetto di soprannumerarietà.