Pubblicate le circolari su scrutini ed esami: di Paolo Cosulich, ScuolaOggi 17.5.2009 Finalmente la tanto attesa circolare sulla valutazione finale è stata emanata, anzi la lunga attesa è stata premiata: ne sono state scritte addirittura due! In effetti quando le cose da comunicare sono tante è meglio fare la necessaria chiarezza, soprattutto perché una circolare (C.M. n. 50) riguarda le “novità” riguardanti lo scrutino finale, mentre l’altra circolare è dedicata espressamente agli esami al termine del primo ciclo d’istruzione (C.M. n.51).
Le circolari fanno finalmente
chiarezza, o quasi, rispetto alle norme attualmente in vigore in
termini di valutazione finale ed esami, dissipando dubbi e
incertezze interpretative di un regolamento di riordino che ancora
naviga verso terre lontane. Ora lo scenario è delineato anche per la scuola media: si boccia anche con un solo cinque! Nessun riferimento alla funzione del C.d.c. rispetto alla valutazione collegiale di ogni singola disciplina, nessuna indicazione in merito a valutazioni che celano carenze e lacune da colmare, nessuna precisazione riguardante il documento di valutazione e la comunicazione alle famiglie. Leggo e rileggo, ma non trovo nulla di nuovo. La novità è soltanto una: la legge n.169 vige, i Regolamenti non ci sono!
Non ce ne voglia il Direttore
Generale, firmatario delle circolari, comprendiamo il momento
difficile e immaginiamo che, in assenza di regolamenti, si possa
dire poco ma sinceramente forse sarebbero bastate due righe con le
seguenti indicazioni: con un 5 si boccia, è il C.d.c. in sede di
scrutinio che attribuisce le singole valutazioni in decimi ( a
maggioranza può “trasformare” , se motivato, un 5 in un 6), il voto
d’esame in decimi è determinato in base ai criteri stabiliti dalla
commissione d’esame. E allora spazio alla creatività per poter ammettere alla classe successiva quegli alunni che non hanno raggiunto completamente alcuni obiettivi ma che presentano i presupposti per un possibile recupero futuro: ogni scuola si attrezzerà per comunicare nel modo più opportuno agli alunni e alle famiglie carenze, lacune e percorsi di recupero. Come sempre la scuola reale, formata da Dirigenti e docenti responsabili, dovrà risolvere i problemi generati da un Ministero irresponsabile perché poco cosciente delle conseguenze derivanti dall’applicazione di una legge priva di regolamenti attuativi.
Rispetto alla valutazione finale
dell’esame di terza media ci auguriamo che le scuole autonome
sappiano attingere al patrimonio costruito e condiviso in anni di
elaborazione e ricerca, rodato e funzionale alle diverse realtà,
senza ricorrere a meccanicismi algebrici improvvisati e
sottovalutandone il possibile impatto ambientale, ricordando che i
ricorsi al TAR sono sempre dietro l’angolo. |