Pubblicate le circolari su scrutini ed esami:
e la montagna partorì il topolino... cieco!

di Paolo Cosulich, ScuolaOggi 17.5.2009

Finalmente la tanto attesa circolare sulla valutazione finale è stata emanata, anzi la lunga attesa è stata premiata: ne sono state scritte addirittura due! In effetti quando le cose da comunicare sono tante è meglio fare la necessaria chiarezza, soprattutto perché una circolare (C.M. n. 50) riguarda le “novità” riguardanti lo scrutino finale, mentre l’altra circolare è dedicata espressamente agli esami al termine del primo ciclo d’istruzione (C.M. n.51).

Le circolari fanno finalmente chiarezza, o quasi, rispetto alle norme attualmente in vigore in termini di valutazione finale ed esami, dissipando dubbi e incertezze interpretative di un regolamento di riordino che ancora naviga verso terre lontane.
Le certezze derivano dalla legge n.169 del 30 ottobre 08 che prevede per la secondaria di primo grado la valutazione intermedia e finale espressa in voti in decimi e l’ ammissione alla classe successiva, e all’esame al termine del primo ciclo, solo in presenza di valutazioni non inferiori a sei decimi in ogni disciplina di studio e nel comportamento.

Per la scuola primaria il quadro era già sufficientemente delineato (promozione anche nel caso di valutazioni inferiori al sei, salvo casi eccezionali motivati e con delibera all’unanimità), e pure per la secondaria di secondo grado con l’O.M. n.40 si dettavano norme e criteri precisi (anche se non condivisi rispetto alla “media” di ammissione comprendente la condotta).

Ora lo scenario è delineato anche per la scuola media: si boccia anche con un solo cinque!

Nessun riferimento alla funzione del C.d.c. rispetto alla valutazione collegiale di ogni singola disciplina, nessuna indicazione in merito a valutazioni che celano carenze e lacune da colmare, nessuna precisazione riguardante il documento di valutazione e la comunicazione alle famiglie.

Leggo e rileggo, ma non trovo nulla di nuovo. La novità è soltanto una: la legge n.169 vige, i Regolamenti non ci sono!

Non ce ne voglia il Direttore Generale, firmatario delle circolari, comprendiamo il momento difficile e immaginiamo che, in assenza di regolamenti, si possa dire poco ma sinceramente forse sarebbero bastate due righe con le seguenti indicazioni: con un 5 si boccia, è il C.d.c. in sede di scrutinio che attribuisce le singole valutazioni in decimi ( a maggioranza può “trasformare” , se motivato, un 5 in un 6), il voto d’esame in decimi è determinato in base ai criteri stabiliti dalla commissione d’esame.

La montagna ha partorito il topolino, ma il topolino è cieco e non sa dove andare!
A tre settimane dalla fine delle lezioni, già avviati i prescrutini ed in dirittura d’arrivo gli scrutini, le scuole dovranno definire criteri, strategie, procedure, forme comunicative, e quant’altro per evitare una strage valutativa. Ricordate che (dati ministeriali) al termine del 1° quadrimestre quasi 50 alunni su 100 registravano almeno una valutazione inferiore al 6?

E allora spazio alla creatività per poter ammettere alla classe successiva quegli alunni che non hanno raggiunto completamente alcuni obiettivi ma che presentano i presupposti per un possibile recupero futuro: ogni scuola si attrezzerà per comunicare nel modo più opportuno agli alunni e alle famiglie carenze, lacune e percorsi di recupero. Come sempre la scuola reale, formata da Dirigenti e docenti responsabili, dovrà risolvere i problemi generati da un Ministero irresponsabile perché poco cosciente delle conseguenze derivanti dall’applicazione di una legge priva di regolamenti attuativi.

Rispetto alla valutazione finale dell’esame di terza media ci auguriamo che le scuole autonome sappiano attingere al patrimonio costruito e condiviso in anni di elaborazione e ricerca, rodato e funzionale alle diverse realtà, senza ricorrere a meccanicismi algebrici improvvisati e sottovalutandone il possibile impatto ambientale, ricordando che i ricorsi al TAR sono sempre dietro l’angolo.