Otto prove per la licenza media
Ancora incertezza per i 500mila studenti di
terza media: il regolamento è fermo Salvo Intravaia, la Repubblica 14.5.2009 Caos sugli esami di terza media, che di colpo diventano severissimi. Con quale formula affronteranno gli esami gli oltre 500 mila ragazzini che frequentano la terza media? Con la formula in vigore fino allo scorso anno o con tutte le novità varate dal Consiglio dei ministri a metà marzo? Non si sa ancora, perché il Regolamento che le contiene è fermo alla Corte dei conti per il previsto parere e se non verrà pubblicato in tempo non potrà produrre effetti. Ma anche se, come sembra, il provvedimento vedrà la luce per tempo le cose certo non si semplificano. Anzi, il timore è che per gli studenti finiscano per complicarsi: raggiungere il punteggio massimo sarà un'impresa non da poco. Il Regolamento parla chiaro. La legge 169 dello scorso 30 ottobre - quella che, tra le tante novità, ripristina i voti in decimi alla media - stabilisce che per essere ammessi all'esame occorre riportare una votazione non inferiore a sei decimi in ogni disciplina, condotta compresa. Ma, per "ulteriori modalità applicative" dell'articolo in questione, rinvia ad un Regolamento, quello appunto bloccato dall'organismo di controllo. Le novità in ballo sono parecchie. Oltre all'ammissione, i ragazzini dovranno superare parecchi ostacoli. Sostenere tre/quattro prove scritte (Italiano, Matematica e lingua straniera che nelle classi bilingue può dare luogo a due differenti scritti) tradizionali più due prove strutturate: quelle predisposte dall'Invalsi (l'Istituto nazionale di valutazione del sistema scolastico) sull'Italiano e la Matematica, che gli alunni sosterranno il 18 giugno prossimo. Ma che da quest'anno concorreranno alla valutazione finale. Tutte le prove, ammissione compresa, saranno valutate con voti espressi in decimi. E per i più meritevoli ci sarà a disposizione la "lode", autentica novità della prossima tornata. Ma il vero rompicapo consiste nel calcolo del voto finale, anch'esso espresso in decimi. I professori della commissione, per tirare fuori il voto finale, dovranno calcolare la media aritmetica di sette/otto prove e giudizi: il giudizio di ammissione (espresso in decimi), tre/quattro prove scritte tradizionali, le due prove scritte Invalsi e il colloquio. Con questa modalità di calcolo ottenere il punteggio massimo (10 e lode) è quasi impossibile. Perché occorrerebbe meritare 10 in tutte e sette/otto prove. Per questa ragione all'esame di maturità, dove il voto si ottiene sommando sette numeri (il credito degli ultimi tre anni, tre prove scritte e un esame orale), è previsto un bonus di 5 punti che alla scuola media manca. Così, il numero dei ragazzini eccellenti subirà un tracollo e si allontanerà dalla percentuale dell'anno scorso, quando il 17,2 per cento si diplomò con Ottimo. |