Gilda. Non siamo conservatori da Tuttoscuola, 18 maggio 2009 Nei confronti del sindacato della scuola, anche il ministro Gelmini, come altri, avanza la critica di essere conservatore e di non essere aperto all'innovazione e al cambiamento. Gilda degli insegnanti, attraverso il suo coordinatore nazionale Rino Di Meglio, respinge l'accusa in un editoriale della rivista del sindacato "Professione docente", in pubblicazione nel prossimo mese. All'accusa di conservazione, la Gilda risponde dichiarandosi consapevolmente e orgogliosamente conservatrice rispetto ai valori costituzionali. Proprio con riferimento alla nostra Carta costituzionale, Di Meglio: "Siamo conservatori rispetto agli articoli 33 e 34 che attribuiscono alle scuole la funzione istituzionale e rispetto all'art. 97 che impone l'assunzione nella Pubblica amministrazione solo attraverso pubblici concorsi". "L'Italia - scrive la Gilda - basa il proprio ordinamento giuridico su una Costituzione che stabilisce l'accesso al pubblico impiego attraverso i concorsi".
"Il metodo di assunzione prospettato, quindi,
viola la Costituzione e contraddice anche l'obiettivo di realizzare
un'efficiente selezione del corpo docente" prosegue Di Meglio
che se la prende anche con l'Anp, perché "il
maggior sindacato dei dirigenti scolastici, da anni spinge
fortemente verso la soluzione della "chiamata diretta" affidata alla
dirigenza, una soluzione che - secondo loro -
renderebbe più efficiente il sistema e che
aumenterebbe il potere discrezionale della dirigenza". Infine Di Meglio annuncia che "nei prossimi mesi la Gilda degli Insegnanti sarà impegnata in una forte battaglia culturale, richiedendo gli interventi dei cittadini più autorevoli in difesa della Scuola Pubblica Statale e dei valori costituzionali". |