Regolamento professionali: Andrea Florit, dal Coordinamento Precari di Venezia 10.5.2009
E ci risiamo con il
brutto vizio ministeriale di cercar di
fregare il prossimo con tagli di ore
d'insegnamento nascosti in commi di ordinanze o
regolamenti, sperando che nessuno si accorga della
truffa. E' il caso (anche) questa volta
degli orari settimanali degli istituti Professionali,
già oggetto, ricordiamo, del taglio di
4 ore in prima, seconda e terza tra gli
aa.ss. 2007/08, 2008/09 e 2009/10, portandoli così a
36 ore in prima, seconda e terza, e
35-36 ore (30 + 5-6 di area
professionalizzante) in quarta e quinta. Peccato che queste righe aggiuntive così recitino: "Nel medesimo anno scolastico (2010/11) le seconde e terze classi proseguono secondo i piani di studio previgenti con un orario complessivo annuale delle lezioni di 1122 ore, corrispondente a 34 ore settimanali; le quarte e quinte classi proseguono con un orario complessivo annuale di 1056 ore, comprensivo dell’area di professionalizzazione, corrispondente a 32 ore settimanali". Ora, o bisogna pensare che chi ha scritto questa aggiunta aveva un tasso alcolico nel sangue da stendere un elefante, oppure si è di fronte all'ennesima truffa ministeriale. Peraltro minata da una palese contraddizione nei termini. Non si comprende infatti come sia possibile affermare contemporaneamente che prime, seconde e terze "proseguono secondo i piani di studio previgenti" (che attualmente implicano 36 ore, basti citare il testo dell'art. 2 del DM 23/09 che completa il taglio triennale: "A decorrere dall’anno scolastico 2009/2010, l’orario settimanale delle lezioni delle predette terze classi previsto dal D.M. 24 aprile 1992, è fissato in 36 ore risultanti dalla somma di quelle dell’area comune e di quelle dell’area di indirizzo") e che tale orario sia di 34 ore, e così pure che quarte e quinte "proseguono" con 32 ore comprensive dell'area professionalizzante, quando l'attuale ordinamento ne prevede 35-36. Non avanziamo ulteriori commenti, se non la constatazione, quando si parla di Professionali, dell'abituale silenzio totale delle Ooss, a distanza di 4 giorni dalla diffusione del testo del provvedimento, pur essendo in gioco migliaia di posti di lavoro. |