Licenziamento disciplinare, sospensione dello stipendio e avvertimento scritto.
Sono queste le sanzioni previste dal decreto Brunetta
sulla riforma del pubblico impiego, che si applica anche alla scuola,
la cui stesura defintiva è stata varata il 19 maggio scorso

Licenziamento più facile
senza essere destituiti

Antimo Di Geronimo ItaliaOggi, 26.5.2009

Licenziamento disciplinare, sospensione dello stipendio e avvertimento scritto.Sono queste le sanzioni previste dal decreto Brunetta sulla riforma del pubblico impiego, che si applica anche alla scuola, la cui stesura defintiva è stata varata il 19 maggio scorso. L'applicabilità anche alla scuola si evince anche dall'abrogazione espressa della disciplina delle sanzioni contenuta nel testo unico delle leggi sulla scuola: il decreto legislativo 297/94. Le novità riguardano soprattutto l'introduzione del licenziamento disciplinare. Che cancella la destituzione: un istituto affine che, però, prevedeva l'acquisizione di pareri obbligatori da parte del consiglio di disciplina (per gli insegnanti della scuola dell'infanzia e primaria) o del consiglio nazionale della pubblica istruzione (per i docenti delle secondarie).