SCUOLA

Graduatorie precari,
fuori chi non mette numero telefono

Denuncia Anief: escluso pure chi ripresenta titoli, è accanimento

  ApCOM, 30.5.2009

Alcune associazioni e sindacati della scuola hanno oggi contestato le nuove modalità di aggiornamento delle graduatorie di circolo e di istituto introdotte dal Miur e a cui sono interessati almeno 300.000 aspiranti docenti: secondo Marcello Pacifico, presidente dell'Anief, Associazione nazionale insegnanti ed educatori in formazione, le nuove regole risultano eccessivamente severe nei confronti dei candidati che verrebbero esclusi solo perché producono un titolo per la seconda volta o dimenticano di inserire il proprio numero di telefono. "Non si capisce veramente il motivo perchè debba essere depennato dalle graduatorie - dice oggi Pacifico - chi dichiari nuovamente o riproduca titoli valutabili già presentati in occasione delle procedura relativa al biennio 2007/08 e 2008/09, sebbene siano sostituite integralmente dalle nuove o chi ometta di trascrivere il proprio recapito telefonico".

Per il leader del neo-sindacato Anief la linea dura scelta da viale Trastevere contro coloro che commettano errori in fase di compilazione delle domande di supplenza, da presentare entro il 30 giugno, "sembra un accanimento gratuito nei confronti di migliaia di precari che fanno funzionare le nostre scuole". Lo stesso 'metro' di giudizio, estremamente severo, non verrebbe utilizzato per altri dipendenti della pubblica amministrazione: "Ma quando un funzionario dell'Usp o del Miur sbaglia - sottolinea Pacifico - o omette o commette un errore, magari ottenendo una condanna dell'atto redatto da parte dei giudici dei Tribunali, perchè non viene penalizzato con uguale ferocia e perchè, no, estromesso dall'incarico?". Il rappresentante dell'Anief non comprende perché anche gli altri sindacati non abbiano fatto presente all'amministrazione scolastica questo tipo di osservazioni: "non si capisce il silenzio dei grandi sindacati rappresentativi durante le brevi contrattazioni precedenti l'emanazione del decreto 56/2009 su norme che hanno, evidentemente, il solo scopo di umiliare i professionisti della conoscenza con facili depennamenti per omissioni o vizi di forma". Pacifico ritiene, inoltre, anacronistica l'adozione delle procedure telematiche, telefoniche e telegrafiche: "sarebbe bastato assegnare una mail d'ufficio a ogni iscritto nelle graduatorie di Istituto e inviare una convocazione telematica con 7 giorni di preavviso, o anche attivare una funzione di consultazione on-line dei posti resi vacanti per supplenze a livello provinciale settimanalmente. Si sarebbero risparmiati soldi, umiliazioni e penalizzazione per i precari". L'Anief ribadisce, infine, la necessità di "convocare i supplenti da graduatorie valevoli per l'intera provincia, perchè non è efficace e meritocratico l'assegnazione ai supplenti di 20 scuole: il meccanismo priva troppe scuole di potenziali supplenti e non consente un uso razionale dei docenti abilitati, esperti e disponibili".

L'aggiornamento, ma anche l'inserimento per i neo-abilitati tramite Ssis, avverrà all'interno di tre fasce: cui i candidati devono fare riferimento sulla base dei titoli, i servizi e le abilitazioni possedute. Le graduatorie d'istituto sono quelle attraverso cui i supplenti di ogni grado scolastico (dall'infanzia alle superiori) vengono chiamati continuamente dai presidi per 'coprire' posti vacanti non assegnati dall'Ufficio scolastico provinciale o per le cosiddette supplenze brevi (come ad esempio in caso di malattia o matrimonio). Il decreto, che ha cadenza biennale, stabilisce che nella prima fascia possano essere inclusi i docenti già inseriti nelle graduatorie ad esaurimento; nella seconda fascia i docenti non inseriti nelle graduatorie ad esaurimento, ma in possesso di abilitazione all'insegnamento; nella terza fascia i docenti che hanno solo il titolo di studio valido per l'accesso all'insegnamento richiesto per le scuole di ogni ordine e grado.