Studenti scalmanati?
In Francia il Ministro annuncia la “forza mobile”

di A.G. La Tecnica della Scuola, 23.5.2009

L’annuncio č stato fatto dal responsabile dell'Educazione, Xavier Darcos: gli agenti speciali disporranno dei mezzi giuridici e potranno aprire gli zaini e perquisire coloro che sono sospettati di avere armi. Ce ne č anche per i genitori: vanno riportati ai loro doveri infliggendo eventualmente sanzioni finanziarie, rapide e proporzionate al reato dei figli.

Per combattere il proliferare degli atti di bullismo, delinquenza e di devianza in etā scolastica, dopo il Regno Unito anche la Francia sembrerebbe dare il consenso all’introduzione, direttamente negli istituti, di alcune figure specializzate in operazioni di controllo e di intervento. L’apertura, dopo l’aumento di casi di cronaca, anche nera, con i giovanissimi protagonisti, č giunta dal ministro dell'Educazione francese, Xavier Darcos: il quale nel suo discorso di avvio del 90simo congresso della Federazione dei genitori degli studenti della scuola pubblica (Peep), alla Rochelle, ha detto di ritenere ormai necessari questo tipo di "strumenti”. A patto, comunque, che siano “strumenti ben utilizzati".

Il ministro transalpino ha anche specificato che non saranno proprio delle forze dell’ordine o dei poliziotti quelli autorizzati ad entrare nella scuole, anche in assenza di particolari motivi o segnalazioni. Si tratterā piuttosto di "persone formate e addestrate, in servizio presso il provveditorato agli studi, pronti a recarsi rapidamente negli istituti per prendere atto di eventuali reati, confiscare armi ". L’idea del ministro č riuscire a "creare una ‘forza mobile’ di agenti che possa intervenire negli edifici scolastici per missioni di prevenzione e di controllo".

E qualora l’intervento lo richiedesse, il responsabile dell’Istruzione francese ha anche detto che sarebbe plausibile procedere a perquisizioni: gli agenti potranno disporre, sempre secondo Darcos, "dei mezzi giuridici e materiali per intervenire" e in particolare "avere il diritto di aprire gli zaini e perquisire coloro che sono sospettati di avere armi".
Rimane da capire cosa ne penseranno le famiglie