Ore di 60 minuti effettivi. da Tuttoscuola, 21 maggio 2009 Da decenni, per contratto, i prof della secondaria superiore non recuperano il tempo di insegnamento non prestato nelle ore di lezione ridotte da 60 a 50 minuti, anche se le loro 18 ore virtuali di servizio vengono regolarmente retribuite. Le ore di lezione sono ridotte per causa di forza maggiore (mancanza di servizi di mensa e/o di trasporto) consentendo agli studenti di frequentare solo al mattino. Questo accade in molti istituti che sulla carta prevedono ancora oggi 36 e più ore di lezione settimanali (con conseguente necessità di rientri pomeridiani), ma che in realtà, riducendo l'orario, funzionano solo al mattino per 30/32 ore. Questa finzione per causa di forza maggiore con la riforma dovrebbe scomparire, perché l'orario settimanale sarà di 30-32 ore della durata effettiva di 60 minuti l'una. Nei tecnici, ad esempio, si passerà dalle 36 ore (e più) virtuali alle 32 ore reali. Per gli studenti la sostanza non cambia, perché la quantità effettiva di lezione resta più o meno la stessa. La situazione cambia, invece, per gli insegnanti perché nei loro istituti non potrà più esserci la riduzione delle ore di lezione per causa di forza maggiore e le ore non saranno ridotte. Le loro ore di insegnamento diventeranno effettivamente di 18 ore settimanali, annullando, di fatto, l'anomalia contrattuale e determinando anche un aumento effettivo dell'orario di servizio. |