Sentenza sui libri di testo:
chi vince e chi perde

da Tuttoscuola, 28 luglio 2009

La sentenza del Tar Lazio che, modificando la circolare sui libri di testo, ha affermato che durante il quinquennio/sessennio di blocco dei testi adottati qualsiasi docente nuovo della classe è autorizzato a modificare il testo adottato, prospetta uno scenario imprevisto per la scuola italiana.

In attesa degli inevitabili sviluppi e polemiche, c'è da chiedersi: in tutta questa vicenda chi ha vinto? chi ha perso?

Hanno vinto quei docenti milanesi che hanno presentato ricorso contro una delle norme della manovra finanziaria dell'estate scorsa (voluta per contenere i prezzi dei libri); ha vinto la Cgil-scuola che con la sua segreteria di Milano ha patrocinato il ricorso; ha vinto lo studio legale Isetta Barsanti Mauceri e Francesco Americo (lo stesso che ha difeso le tesi della Cgil-scuola nazionale nel ricorso contro la circolare sulle iscrizioni) che ha rappresentato davanti al Tar i ricorrenti; hanno vinto quei docenti, di ruolo e non, che da settembre, arrivando per la prima volta in una classe, potranno rifiutare il testo appena adottato e pretenderne uno di loro gradimento.

Ha perso, invece, il ministero dell'istruzione che si è visto censurata una sua disposizione; hanno perso i genitori degli alunni che, dopo aver acquistato il testo adottato a maggio, dovranno comprarne un altro per compiacere l'insegnante nuovo arrivato; hanno perso gli editori che vedranno saltare molti dei loro piani editoriali; hanno perso i collegi dei docenti che dovranno inchinarsi alla volontà del singolo insegnante ultimo arrivato; hanno perso i dirigenti scolastici che dovranno gestire conflitti nuovi e imprevisti sui principi di libertà individuale e di interesse pubblico.

E la scuola, secondo voi, ha vinto o ha perso?