Il Ministro Gelmini è riuscito
a confutare il principio di causa - effetto?

di Mario Piemontese, ReteScuole 6.7.2009

Il 2 luglio è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 20 marzo 2009, n. 81, dal titolo: Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola, ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.

Il decreto è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 27 febbraio, è stato firmato il 20 marzo, è stato registrato alla Corte dei conti il 17 giugno ed è entrato in vigore, a tempo ormai scaduto, il 3 luglio.

Giusto per provare a fare chiarezza, per un attimo non consideriamo che tale decreto:

- faccia riferimento a un Piano Programmatico che il TAR del Lazio il 4 giugno ha definito ancora allo stato di bozza;

-  sia stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dopo il 25 giugno 2009, termine fissato dall'art. 64 della legge n. 133/08 conversione in legge del decreto legge n. 112/08;

-  faccia riferimento a un parte dello stesso art. 64 dichiarata dalla Corte costituzionale, appunto, incostituzionale.

Concentriamoci cioè su una questione decisamente elementare: il principio di causa - effetto.

Se di due eventi si stabilisce che uno è la causa e l'altro l'effetto, allora l'evento causa deve verificarsi, in ordine di tempo, prima dell'evento effetto.

Bene, il Ministro Gelmini è riuscito a confutare questo principio!

Il 15 gennaio il Ministro ha pubblicato la circolare n. 4 sulle iscrizioni, facendo riferimento al DPR n. 81 entrato in vigore 6 mesi dopo.

Il 2 aprile il Ministro ha pubblicato la circolare n. 38 sulla determinazione dell'organico, facendo riferimento al DPR n. 81 entrato in vigore 3 mesi dopo.

Formidabile, il Ministro Gelmini non finirà mai di stupirci!


Milano, 6 luglio 2009