Prestigiacomo: da settembre di R.P. La Tecnica della Scuola, 14.7.2009 Ma le scuole già la insegnano da tempo. Piuttosto, ci sarebbe bisogno di qualche risorsa aggiuntiva per poterla insegnare meglio. Anche in Parlamento sono stati depositati alcuni disegni di legge per introdurre l'educazione ambientale nei programmi scolastici. A partire da settembre nei programmi scolastici "ci saranno ore curriculari di educazione ambientale": lo ha affermato a Roma nei giorni scorsi il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo intervenendo alla XX Rassegna del mare. “Con il ministro Gelmini - ha aggiunto Prestigiacomo - siamo già pronti a fornire ai presidi di tutta Italia indicazioni su come intendiamo l'educazione ambientale". L’iniziativa del ministro dell’Ambiente non è isolata: anche in Parlamento sono stati depositati alcuni disegni di legge sulla medesima materia. Alla Camera è stato presentato dall’onorevole Benedetto Granata un disegno di legge secondo il quale l'educazione all'ambiente e allo sviluppo sostenibile diventi materia di insegnamento obbligatoria e autonoma in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Secondo la proposta di Granata i contenuti specifici della nuova materia dovrebbero però essere decisi dalle singole scuole, secondo quanto previsto dal Regolamento sull’autonomia scolastica. Più dettagliato e vincolante è invece il progetto di legge della senatrice Anna Maria Carloni (PD); anche in questo caso i programmi verrebbero definiti dalle scuole che però avrebbero l’obbligo di dedicare almeno due ore settimanali alla disciplina denominata “educazione civica ambientale”. La materia dovrebbe essere insegnata da docenti adeguatamente formati e i programmi devono prevedere ampie integrazioni con l’educazione alla salute e ad una corretta alimentazione e con temi specifici di interesse pubblico quali la raccolta differenziata, il riciclaggio dei rifiuti, il depauperamento delle risorse e l’utilizzo delle fonti rinnovabili di energia. Iniziative tutte apprezzabili e condivisibili in linea di principio, peccato che nessuna di esse preveda qualche risorsa aggiuntiva. Senza considerare che già ora l’educazione ambientale è prevista in un modo o nell’altro nei programmi ufficiali. Per quanto riguarda le scuole del primo ciclo sia le indicazioni del ministro Moratti sia quelle volute da Giuseppe Fioroni conteneva precisi riferimenti all’argomento. |