La Fondazione di Montezemolo
si occuperà di scuola

da TuttoscuolaNews N. 402, 13 luglio 2009

La neonata Fondazione Italiafutura, costituita e lanciata due settimane fa da Luca Cordero di Montezemolo, con sede a Roma, si occuperà anche di scuola.

Il think tank creato dall’ex presidente di Confindustria, come si legge nel sito della Fondazione www.italiafutura.it, promuoverà in autunno, tra l’altro, tre iniziative o campagne di sensibilizzazione (“missioni”), una sulla mobilità sociale, la seconda sull’industria culturale e la terza sulla scuola, o più precisamente sugli insegnanti, dato che si intitolerà “maestri d’Italia”.

Quest’ultima iniziativa sarà curata dallo storico Adolfo Scotto di Luzio, dell’università di Bergamo, e sarà presentata nel mese di dicembre 2009. Se ne può intuire l’orientamento dalla scheda pubblicata nel sito di Italiafutura, nella quale si afferma che i maestri italiani (ma si intende che si parla più ampiamente degli insegnanti) “sono rimasti imprigionati nella morsa di un riformismo inconcludente, che ha messo in agitazione la scuola senza darle, tuttavia, una direzione chiara e precisa”.

Privi di prospettive, sommersi da incombenze burocratiche in una scuola la cui autonomia si è rivelata “fasulla”, reclutati attraverso percorsi lunghi e mortificanti, inidonei a selezionare e premiare “i migliori”, gli insegnanti sono rimasti schiacciati “tra lo stereotipo del ‘fannullone’ e un rivendicazionismo sindacale intransigente eppure povero di contenuti culturali”.

Per combattere questa tendenza e restituire autorevolezza all’insegnante occorre ristabilire forme concorsuali di reclutamento selettive, premiare gli insegnanti più preparati e motivati, dare loro programmi minimi che essi stessi possano ampliare e approfondire, sottoporre gli alunni e le scuole a un “esame nazionale unico” che dia informazioni affidabili sulla preparazione degli studenti e la qualità delle loro scuole.

Senza misure di questo genere la rincorsa affannosa dell’eccellenza, scrive Scotto di Luzio in calce alla scheda sull’iniziativa, rischia di essere vuota retorica. “L’unico modo per essere eccellenti è esigere una scuola rigorosa e di qualità”.